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La Regione e lo scandalo nel comparto agricolo

Opinionista: 

Mentre Renzi si sgola a denunciare il malaffare delle Regioni del Sud che non spendono i fondi dell'Unione Europea qui in Campania da un anno e mezzo la Regione Campania di De Luca ha bloccato per inefficienza, imperizia e deficienza oltre tre miliardi di euro destinati all'agricoltura. I bandi per gli investimenti sono nel cassetto, sono stati sbagliati, e anche pubblicati faranno danni enormi, i numeri del fascicolo approvato a Bruxelles sono da rifare. Spieghiamo lo scandalo. È uno scenario catastrofici quello all'orizzonte del comparto agricolo campano: è dovuto alla totale incapacità della classe dirigente dell'assessorato all'Agricoltura, che non vuole e non riesce a gestire una montagna di soldi. La colpa è sia della nomina dei dirigenti, che andrebbero tutti mandati a casa, dal primo all'ultimo, ed è del presidente della Giunta regionale della Campania, che appena promosso si è piazzato anche sulla poltrona dell'assesorato, non riuscendo a far pubblicare i Psr, piani di sviluppo rurale. I fondi bloccati fanno riferimento al periodo 2014/2020, sono risorse che hanno provocato lo stop di ogni genere di investimento nelle campagne da parte di migliaia di imprese agricole. Siamo nel 2016, due anni dopo e non è ancora partito nua. I bandi del Psr oltretutto sono stati sbagliati completamente dalla commissione nominata da De Luca con la complicità dei soliti dirigenti regionali. Perché sono sbagliati? Il documento finale approvato fa riferimento alla produzione standard, una aliquota che moltiplicata per un coefficiente dà la misura dell'investimento consentito. In Molise tale coefficiente è dodici, nelle scorse annualità in Campania era undici. Ora il coefficiente è 5. Una misura fatta ad arte per non spendere i soldi e creare il panico nel mondo agricolo. Le organizzazioni agricole dovrebbero denuciare a tutti gli organi competenti lo scandao della Regione Campania, invece stranamente sono zitte. Uno scandalo nello scandalo. Ma il comportamento più grave è del presidente De Luca, che in un anno e mezzo di Governo ha annientato l'assessorato non licenziando nessuno dei parassiti ed ha combinato un disastro grave. Non è il solo segnale negativo della Campania a mondo agricolo. Già qualche settimana fa la Regione ha organizzato, anzi disorganizzato la sua partecipazione al Vinitay, spazi a Salerno immensi, affossamento degli stand di Benevento per una logica razzista e punitiva contro le aree interne, promozione di una provincia, quella di Avellino, che produce solo una piccola percentuale di uve rispetto a Benevento. Insomma porcate inimmaginabili che hanno danneggiato la viticoltura campana, specie quella di maggiore importanza. Oltretutto la Regione Campania ha organizzato la partecipazione con ritardi notevoli e con danni enormi al comparto. Insomma, se il premier Renzi da una parte esorta le Regioni a spendere dall'altra dovrebbe capire che in Campania le cose vanno sempre peggio e ci sono settori allo bando completo, con buona pace per le firme dei patti.