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La Signora va ignorata, difendiamo la Champions

Opinionista: 

Allora, ho visto il derby di Torino e poi Napoli-Genoa. Ebbene, mi sono convinto che Maurizio Sarri, quando dice che la Juventus dev’essere ignorata dai suoi giocatori, abbia perfettamente ragione. Anzi, ne ha da vendere. Perché la squadra bianconera fa un campionato a sè e quando (del resto raramente, essendo un undici molto forte che può permettersi di fare a meno anche di un certo Dybala) si trova in qualche difficoltà, immediatamente, quasi magicamente, arriva l’aiutino. Solo guardalinee e arbitro hanno potuto giudicare il gol del 2-2 del Toro in fuorigioco. Ho visto una foto che dimostra come e qualmente il collaboratore di Rizzoli si trovi perfettamente in linea per giudicare la regolarità dell’azione. E invece, quel che non t’aspetti: il guardalinee alza la bandierina, giurando che Maxi Lopez è (non “sarebbe”, non “potrebbe”, ma proprio “è”) in fuorigioco e Rizzoli si è affrettato immediatamente a dargli ragione. Così il 2-2 è rimasto 1-2. Poi, come dicono gli sportivissimi commentatori delle pay-tv, la Juventus ha fatto strame dell’avversario. E nessuno si azzarda a dire (gli Agnelli vanno rispettati, che diamine!) che probabilmente la squadra di Ventura ha capito, a quel punto, che qualsiasi sforzo avesse fatto per raddrizzare la barca, sarebbe stato perfettamente inutile. Così è arrivato il terzo e poi anche il quarto gol dei bianconeri, contro una formazione granata ormai del tutto rassegnata. E dunque, come volete sperare di raggiungere la Juve se poi, nel dopopartita, Allegri ha detto che mai, sì, proprio mai, i suoi uomini hanno ricevuto favori nel corso della stagione e che le 19 vittorie e il pareggio nelle ultime 20 gare sono tutta farina del sacco in bianco (poco) e in nero (tantissimo).. Poi, ho seguito il Napoli. Al di là del gol del Genoa, regolarissimo e dovuto in gran parte alle solite, stramaledette distrazioni della nostra pur valida difesa, mi sono ancora una volta convinto che ai partenopei nessuno regala niente e che ogni punto deve essere conquistato col sudore della fronte. Per carità, una volta tanto il direttore di gara non ha fatto niente di scandaloso. Era nelle sue prerogative fischiare la fine del primo tempo nell’attimo stesso in cui Insigne, da ottima posizione, stava calciando verso la porta di Perin; così com’era sua discrezione dare 4’ di recupero a fine partita, ovvero un minuto in più di quanto, ricordando le sostituzioni, va normalmente concesso, anche considerando che le altre perdite di tempo erano state tutte causate dai genoani. Lo so, qualcuno ora dirà: ecco il solito napoletano piagnone che grida immediatamente al complotto. Lo dica pure, posso sempre rispondergli che questa parolina è stata usata proprio dai responsabili della Juventus qualche giorno fa, quando la squadra è stata buttata fuori dalla Champions ad opera del Bayern. Meritandosi così anche la divertita osservazione dell’ambiente bavarese, a cominciare dall'allenatore, che ha osservato: «È proprio la Giuve a lamentarsi? Via, alla partita di andata ha detto che ero stato io ad arbitrare... Proprio la Giuve si è lamentata? Non sa che la squadra vincente va applaudita, come abbiamo fatto noi in tante occasioni quando siamo stati battuti?». Bene, in questa occasione, chi è che ha fatto la figura del piagnone, addirittura a livello internazionale? Il Napoli, in Europa League, era stato eliminato dopo due arbitraggi scandalosi, e non mi pare che ci siano stati alti lai per questo. Di sicuro le alte sfere della Federcalcio non si sono mosse, come ha promesse di fare Tavecchio dopi i fatti di Monaco, facendo di una sconfitta sul campo una scandalo a livello mondiale. Adesso avrete capito perché la Juventus vada ignorata. Lo scudetto è stato praticamente assegnato, immaginare di colmare quel distacco di 3 punti è purissima utopia. Anzi, personalmente sono convinto che la fame bianconera, anche dopo questa conquista, non si placherà. Penso che il suo obiettivo sia quello di vincere 5 titoli consecutivi, come toccò alla Juventus negli Anni Trenta, magari cercando addirittura di migliorare un record già suo. Per questo, il mio modesto consiglio al Napoli (ma so già che non ne ha bisogno) è quello di guardarsi innanzitutto dalla Roma e di cercare, anche con i denti, di tenerla sempre lontana, per evitare di essere scippati del secondo posto e della qualificazione in Champions. Dove, permettetemi di manifestare la mia preoccupazione, probabilmente dovremo fare a meno del nostro fuoriclasse, del giocatore che, da solo, è mezzo Napoli. Temo, maledettamente temo che il presidente non saprà resistere alla tentazione di fare cassa, ricca cassa, mettendo sul mercato il Pipita. Spero ardentemente che questa eventualità non si verifichi. Ma, considerando i precedenti, non posso fare a meno di continuare a pensare che questa tragedia (calcistica, ci mancherebbe e mi scuso per il sostantivo pesante) possa verificarsi.