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Maratona con l’allerta? È un “giallo” da chiarire

Opinionista: 

Altro che il “facite ammuina” del falso regolamento della marina borbonica! In particolare del suo divertente articolo 27 che dice e fa ridere da sempre mezzo mondo : “Facite ammuina, chi sta avanti, va indietro, chi è indietro, va avanti, chi sta a destra, va a sinistra, chi sta a sinistra va dall’altra parte”. Ieri a Napoli, c’è stato poco da ridere. La confusione ha superato ogni limite di decenza e di commento satirico anche rispetto a questo, appena citato sulle canzonatorie “fake news borboniche”. Il clou di questo ennesimo sconfortante spettacolo si è avuto intorno alla dieci e mezza in Villa Comunale e nell’area di piazza Vittoria. All’improvviso pattuglie di vigili urbani invitavano energicamente chi vi passeggiava o era diretto al tradizionale mercatino domenicale di “Campania Amica”ad allontanarsi subito per un allerta meteo della Protezione civile. Là per là poteva anche starci, potendosi vedere nitidamente il promontorio di Posillipo coperto da nubi nere e minacciose. Il fatto, però, sconcertante era anche altro. Mentre in Villa si provvedeva a chiuderla, a pochi metri da noi sul lungomare correva indisturbata la carovana della “Napoli City Half Marathon 2023”, oltre seimila concorrenti, tra ali di flottiglie, supporter e amatori di queste manifestazioni. Forse tale rigore si sarebbe potuto anche capire se la Villa Comunale fosse stata come quella di una ventina di anni fa, ricca di alberi unici e frondosi, quindi più soggetti a rischio crolli, ma oggi ridotta com’è, e lo si può verificare da numerose piante “spelacchie”, per dirlo in romanesco, c’è da temere tutto, tranne che un temporale. Piuttosto, sapendo che da tempo era in programma un evento del genere, con un futuro già garantito per un patto triennale sottoscritto tra Comune, Regione e Fidal, c’è da chiedersi perché l’allerta della Protezione civile è stata data in ritardo di 24 ore e a zone? Questo è il “giallo” che va chiarito. Incomprensibile in una circostanza del genere, dove non sono ammissibili certe leggerezze.