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Museo di San Martino: abbandono e degrado

Opinionista: 

Uno dei posti più belli e suggestivi di Napoli, da dove è possibile ammirare un panorama mozzafiato, versa da tempo in uno stato di degrado e d'abbandono inaccettabile. In quest’area si trovano beni artistici e ambientali unici al mondo, come il Museo di San Martino con la passeggiata dei monaci e Castel Sant’Elmo. Eppure coloro che si arrampicano sulla collina per ammirare queste bellezze sono decisamente pochi rispetto alle potenzialità notevoli della zona. Ad aggravare la scarsa ricettività contribuì, anni addietro, la chiusura dell'unico albergo, che si trovava nei pressi del piazzale. Nei suoi pressi si osserva ancora oggi un manufatto abbandonato, sovrastato da un'imponente gru, più volte segnalata dai residenti preoccupati per la sicurezza dal momento che nelle giornate ventose la torre del manufatto oscilla paurosamente, mentre il lungo braccio gira su stesso, facendo ondulare il pesante gancio pendente dallo stesso braccio. Dall'altra parte della carreggiata un muro di contenimento, posto nei pressi dell'accesso al castello è ancora puntellato con una struttura provvisoria in legno. Muro lungo il quale un tempo insistevano le aperture di alcune attività artigianali, quelle dei "corallari", ubicati in locali del demanio regionale che, in passato, avevano contribuito non poco a far conoscere l'area di San Martino in tutto il mondo, per l'abilità di questi artigiani nella lavorazione del corallo. Non si comprendono le ragioni per le quali, da quasi un lustro, continua a rimanere in sito questa brutta e antiestetica struttura provvisoria, che peraltro versa anch'essa in precarie condizioni manutentive, e non si sia ancora provveduto, dopo tanto tempo, a far effettuare i lavori di ripristino necessari per eliminarla. Ad aggravare il degrado e l'abbandono contribuisce anche un transennamento provvisorio realizzato su un tratto del marciapiede antistante il panorama, a ragione dei dissesti manifestatisi tempo addietro su un tratto di balaustra. Una situazione il cui permanere a distanza di tanto tempo crea non poche perplessità per problemi di sicurezza, anche per coloro che s'inerpicano lungo le scale della Pedamentina e rispetto alla quale è auspicabile che s'intervenga in tempi rapidi attraverso gli opportuni interventi di ripristino. Sui problemi evidenziati si sollecita ancora una volta l’interessamento immediato del Ministero per i beni e le attività culturali, della Regione Campania e del Comune di Napoli, ciascuno per le rispettive competenze, anche ai fini di provvedere, in tempi rapidi, al rilancio turistico dell’intera area, rilancio atteso da lustri, con la possibilità, tra l'altro, di creare numerosi posti di lavoro.

*gennarocapodanno@gmail.com