Accessibilità:
-A A +A
Print Friendly, PDF & Email

Ora si deve imparare dagli errori commessi

Opinionista: 

Un incidente di percorso ci può stare. Soprattutto se i numeri sono positivi da 105 giorni. Dopo diciotto risultati utili consecutivi la sconfitta col Bologna ha fatto tornare con i piedi per terra il Napoli. Il 3- 2 del Dall’Ara ha fatto capire agli azzurri che i cali di mentalità si pagano a caro prezzo. «Siamo ancora immaturi», ha detto Sarri al termine della partita. Ha lanciato un allarme il tecnico per dare più responsabilità ad un gruppo che forse si è cullato sugli allori dopo il prezioso successo con l’Inter di lunedì scorso. Si è sbagliato tutto sin dai primi minuti e i due gol di Higuaìn negli ultimi minuti hanno solo aumentato il rammarico visto e considerato che ci si poteva svegliare un po’ prima e si evitava la sconfitta. Ma si vede che doveva andare così. D’altronde si era capito dal palo di Callejon che non era giornata. Certo è che neanche Mazzoleni e i suoi uomini sono stati perfetti. Il guardalinee Di Liberatore ha spianato la strada al successo dei felsinei evitando di segnalare il fuorigioco di Destro che poi è andato a segnare. L’eroe di Pechino, poi, ha fatto qualche altro guaio frenando le ripartenze degli azzurri. Ha fischiato dei falli chirurgici che fanno pensare male ma non si può perdere di vista la pessima prova di tutta la squadra. Non ha funzionato niente, il Bologna ha fatto il Napoli andando a marcare alto con la difesa, a combattere su ogni pallone e a sfruttare la grande vena di Destro che fino ad un certo punto sembrava Higuaìn. Si è notata una difficoltà fisica non da poco. Che già si era evidenziata contro l’Inter nei minuti finali. Ma questo è il dazio da pagare se si gioca sempre e se vengono utilizzati sistematicamente gli stessi uomini. Ma Sarri ha fatto delle scelte che hanno sempre pagato e quindi neanche lui può finire sotto processo. Meglio, comunque, che sia accaduto tutto in una partita in modo tale da poter studiare gli errori e ripartire alla grande. Tre gol il Napoli li aveva subiti dalla gara con la Lazio in poi fino ad ieri pomeriggio. Incredibilmente ne ha incassati altrettanti in novantacinque minuti. La difesa è andata in bambola come ai vecchi tempi e anche Reina ci ha messo del suo. Poi, quando tutti aspettavano la fine dei giochi, ci sono stati i due guizzi del solito Higuaìn che ha riaperto i giochi. Ma l’assalto finale è stato vano e a festeggiare meritatamente sono stati i bolognesi. Adesso, però, la cosa fondamentale è non fare drammi. Non si possono buttare a mare i diciotto risultati utili consecutivi e le belle prestazioni degli azzurri in tutte le partite disputate. Era impensabile di veder correre il Napoli fino a maggio senza mai fermarsi. Non esistono cyborg nella rosa ma solo calciatori forti che si sono ritrovati di fronte un’avversaria che la partita l’ha studiata bene e ha sfruttato al massimo gli errori dei partenopei. Anche Reina, che con l’Inter era stato protagonista, ha sbagliato l’intervento sul terzo gol del Bologna. A quanto pare era tutto scritto. Ora Sarri avrà il suo bel da fare per far capire ai suoi dove si deve migliorare. La maturità non si compra al mercato, ma la si acquisisce anche da questi ko. «Forse la sconfitta può tornarci utile », ha chiosato il tecnico di Figline Valdarno. «C’è mancata l’umiltà», ha affermato Reina. Dunque, tutti velocemente si sono resi conto di ciò che è successo nel launch match del Dall’Ara. Fortunatamente non c’è tempo di affligersi, gli unici a godere sono i gufi ma gli azzurri avranno modo e tempi per potersi rialzare buttandosi così alle spalle una giornata no. Giovedì c’è il Legia Varsavia in Europa League e domenica la partitissima contro la Roma. Quello sarà un esame da non sbagliare poiché si giocherà in un San Paolo stracolmo e contro un’avversaria di tutto rispetto. Fino ad oggi le frenate ci sono state solo contro le piccole, con le grandi, invece, si è sempre andati di lusso. Guai a pensare, però, che i giallorossi sono in crisi. Avranno anche conquistato solo due punti contro Bologna e Torino ma Garcia ha degli elementi capaci di poter fare la differenza in qualsiasi momento.