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Putin minaccia ma apre le porte del negoziato

Il presidente della Federazione russa, Vladimir Putin, ha ieri annunciato nella sala San Giorgio del Cremlino, dinanzi ai massimi rappresentanti dell’impero rimanente, l’annessione delle quattro regioni russofone (Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson) i cui abitanti hanno sancito in un referendum la volontà di rinunciare all’Ucraina e di tornare a far parte della madrepatria: dalla Piccola Russia, come un tempo la si definiva, alla grande Russia, ancora grande sebbene mutilata: prima con l’avvento dei bolscevichi nel febbraio 1917 (del calendario giuliano), poi con il crollo dell’Unione

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