Accessibilità:
-A A +A
Print Friendly, PDF & Email

Sconti Rc Auto, il rischio di un flop

Opinionista: 

Il processo di attuazione delle norme sulla Rc Auto previste dalla Legge sulla Concorrenza è entrato nel vivo, con la definizione, da parte dell’Ivass, dello schema di regolamento degli sconti obbligatori, ora in pubblica consultazione sul sito stituzionale della stessa Autorità che vigila sul settore. L’attesa è particolarmente sentita dagli assicurati che vivono nelle province a maggior tasso di incidentalità, su cui gravano i premi delle polizze più costosi, in primis i residenti di Napoli e Caserta. Per costoro, infatti, in assenza di sinistri negli ultimi quattro anni ed a patto che abbiano la scatola nera a bordo del veicolo, sono previsti ulteriori sconti obbligatori al fine di ridurre il gap tariffario attualmente esistente tra le varie aeree geografiche del Paese. In quest’ottica, già prima della pubblicazione del Regolamento, avevamo individuato alcuni nodi che l’Ivass avrebbe dovuto sciogliere onde garantire la effettiva applicazione delle disposizioni contenute nella Legge sulla Concorrenza. Indicazioni che, poi, l’on. Leonardo Impegno, tra i parlamentari più sensibili sull’argomento, ha sottoposto all’attenzione dell’Autorità in un apposito incontro. In particolare, ai fini di una maggiore imparzialità nella raccolta/ elaborazione dei dati statistici, riteniamo opportuno che l’Ivass rilevi direttamente i premi medi delle polizze Rca offerte dalle imprese assicuratrici, senza ricorrere a quelli dell’Ania. Per consentire la massima trasparenza ed intelligibilità dei premi è, altresì, importante che le compagnie, all’atto della sottoscrizione del contratto, specifichino analiticamente la tariffa base, nonché gli sconti volontariamente praticati per acquisire il cliente e quelli obbligatori previsti dalla Legge in questione. Se la polizza prevede altre clausole di risparmio facoltative, come, per esempio, il “risarcimento in forma specifica” e/o la “guida esclusiva”, le riduzioni del premio devono essere sempre aggiuntive agli sconti obbligatori e chiaramente specificate, rispetto alla tariffa base, sia in termini percentuali che assoluti. I criteri che definiscono lo sconto obbligatorio aggiuntivo, previsto per i residenti delle province con più alto tasso di sinistrosità, deve essere tale da garantire la progressiva riduzione delle differenze dei premi applicati sul territorio nazionale, a parità di caratteristiche soggettive e classe di merito. Pertanto, la lista delle province più “sinistrose” deve essere redatta autonomamente dall’Ivass sulla base dei dati assoluti degli incidenti e dei veicoli effettivamente circolanti. Lo schema del Regolamento, in pubblica consultazione, sembra avere, in parte, recepito alcune di queste osservazioni come, per esempio, la raccolta indipendente dei dati tariffari; tuttavia, riguardo agli sconti lascia ancora massima discrezionalità alle compagnie, con la conseguenza che non essendo quantificati non si potrà mai stabilire il loro livello di “significatività” (come stabilisce la legge). Pertanto, se dovesse essere confermata l’attuale versione, la norma si tramuterebbe in un ennesimo flop. Inoltre, desta sorpresa la lista delle province a maggiore tasso di sinistrosità individuate dall’Ivass in cui risultano comprese, contrariamente alle aspettative, anche molte del Centro e del Nord d’Italia. Eppure, i premi delle polizze risultano più costosi al Sud, con Napoli in testa: chissà perché. Servirebbe, perciò, maggiore trasparenza, a partire dalla pubblicazione del numero assoluto dei sinistri, effettivamente denunciati, e del loro costo, insieme a quello dei veicoli circolanti, distribuiti per singole province. Infatti, non è ancora del tutto chiaro il motivo per cui le differenze tariffarie a Napoli siano così ampie rispetto al resto del Paese, tenuto anche conto che, secondo i dati Aci-Istat, il tasso di mortalità degli incidenti è in linea, se non addirittura più basso, in confronto alla media nazionale.