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Serve tanta intensità a centrocampo

Opinionista: 

Incroci pericolosi. Con la Lazio in Coppa dopo averla battuta d’un gol in campionato (Higuain), ora con l’Inter in campionato dopo averla battuta d’un gol in Coppa (Higuain). Avversari insidiosi che stanno recuperando quota. L’Inter alla sua maniera pazza. Tre vittorie e tre sconfitte nel girone di ritorno da quando sembra che Mancini le abbia trasmesso una certa convinzione di squadra, non più cavalli bradi in maglia nerazzurra ma un collettivo con una logica di gioco. La difesa non è il suo forte e a volte l’Inter perde il controllo del match. Da qui gli sbalzi d’umore e di risultati. Abbiamo sbalzi di umore e di risultati anche a Napoli altrimenti saremmo secondi in classifica. Nell’ultima strisciata di dieci partite, sette vittorie e tre sconfitte (Juve, Palermo, Torino). Nessuno, comunque, sta andando fortissimo. Dopo il cosiddetto giro di boa, il Napoli ha fatto gli stessi punti (12) di Juventus, Lazio e Fiorentina. Il Torino (14 punti) ha fatto meglio di tutti. Vuol dire che la stagione comincia a pesare. Nel girone di ritorno la Roma ha perso 10 punti (cinque pareggi). Gli impegni si raddoppiano e le “seconde linee” che scendono in campo abbassano la qualità delle squadre. L’altra sera, la Juve è stata meno Juve giocando con Storari, Caceres, Ogbonna, Padoin, Pepe contro la Fiorentina che aveva anche molte assenze. La Roma sta accusando troppi infortuni. Nella filosofia di Benitez, il Napoli dovrebbe essere “uguale” con qualunque rotazione perché tutta la “rosa” viene preparata allo stesso livello. Questo è vero se poi non si commettono errori di formazione o durante le partite. Si spiegherebbero così le sconfitte di Palermo e Torino. In ogni caso, la condizione fisica del Napoli è forse la migliore in circolazione. Ed è un buon vantaggio di questi tempi. Napoli-Inter per riprendere il passo in campionato (una sola vittoria degli azzurri nelle ultime tre partite). L’assenza di Gargano infortunato avrà il suo peso privando il Napoli di un forte filtro a centrocampo. Poiché è il momento che devono giocare i più in forma, con la stagione che comincia a chiudere i conti, dovrebbe esserci Gabbiadini. Probabile un opportuno cambio di modulo che Benitez ha ritoccato nel corso delle partite con l’ex doriano in campo per giocarselo da seconda punta dietro Higuain. A centrocampo, l’Inter (4-3-1-2) può esplodere con la potenza di Guarin e il gioco incisivo di Brozovic (magnifico acquisto), Medel destinato a fare filtro davanti alla difesa. Tre contro due in zona, il Napoli in inferiorità numerica. Ci sarebbe bisogno di De Guzman a sostegno dei due mediani. Benitez deve inventare le contromosse adeguate cercando anche di contenere la rapidità e la fantasia di Shaqiri con una marcatura attenta. L’Inter (due vittorie consecutive in trasferta, a Bergamo e a Cagliari) può creare dei problemi se il Napoli si abbassa. In Coppa, la rimessa laterale di Ghoulam mandò in gol Higuain nei minuti finali di recupero. L’Inter fece grande resistenza, ma tranne il palo di Icardi non impegnò Andujar. Stavolta aspettiamoci un‘Inter che ha più fiducia e vuole colpire. Gli spunti di Icardi e i tiri dalla distanza di Guarin fanno scattare l’allarme. E’ a centrocampo che bisogna domare la squadra di Mancini magari con David Lopez, Inler, De Guzman e i rientri di Callejon, proponibile un 4-4-2 con Gabbiadini e il Pipita avanti. Una squadra troppo sbilanciata (con Hamsik, per esempio, che copre meno) potrebbe pagare dazio. Mertens in corso di partita può dare la scossa se sarà necessario.