Si torni a fare sul serio, dopo i finocchi d’antipasto ora il pranzo dei punti veri
Ora basta. Basta con ‘sta nenia Infinita Sarri-Mancini, davvero non se ne può più. Alla fine, ieri, Mancini ha finito con accettare le scuse di Sarri, alle Iene, di fatto chiudendo l’infinita polemica. Ma per favore ora basta. Il giudice Tosel alla fine è stato quello che n’è uscito meglio di tutti con quella sentenza chiara, forte, che non ammetteva repliche (che ci sono state, ci sono e ci saranno), per noi profondamente giusta. Adesso, vivaddio, si potrà tornare a parlare di calcio, di quello giocato, delle partite. Perché, detto fra noi, si gioca, già oggi si gioca. Sembra un dettaglio, e pure trascurabile, dopo giorni in cui la sovresposizione (mondiale!) del succitato caso ha cancellato il resto. Insomma complimenti a Tosel, a Sarri, peste e corna a Mancini che alla fine è quello che è uscito peggio di tutti, cornuto, mazziato e (giustamente) sputtanato. Ma, ripetiamo, adesso basta, per favore basta. Perché, si diceva, c’è il campionato, c’è il Napoli capolista che non gioca la partita più facile del mondo, a Genova con la Samp; non terribile forse, ma neppur tanto comoda. Tant’è che i piani alti dell’Aia hanno deciso di mandare ad arbitrare a Marassi un superbig come Orsato; designazione che a primo acchito ci è parsa addirittura ‘esagerata’ per Samp-Napoli. Ma, appunto, non dimentichiamoci quel po’ po’ di caos che ha generato il caso di cui si diceva e poi comunque c’è la capolista in trasferta, c’è Marassi campo piccolo e insidioso, c’è l’esigenza di ‘far girare’ gli arbitri e infine c’è una certa ‘partitella’ serale, come Juventus- Roma, data a Banti, in crescente forma e credibilità. Dunque domani la Samp, all’orario classico, alle 15. Partita che nasconde insidie per battere le quali dobbiamo vedere se e quanto Sarri sia riuscito a isolare la squadra dalle polemiche in atto, a farla pensare solo al campo, alle arti di Cassano, al vento e alle trappole latenti del piccolo Marassi e di Montella, un po’ in difficoltà dopo la sconfitta col Carpi. Sarri dovrebbe giocare con i soliti titolari, vuole almeno avere la coscienza tranquilla. La chiave della partita, per cancellare il fiume di chiacchiere e tornare a badare al sodo, come quasi sempre ce l’hanno gli azzurri, perché se il Napoli “fa il Napoli” per i doriani non c’è troppo da fare: sì i succitati numeri, le genialate di Cassano, qualche trovata di Montella, ma la compattezza, la struttura tecnico-tattica, la sicurezza del Napoli, toccando ferro dovrebbero dare una certa sicurezza, almeno di giocarsi forte le proprie chance. A patto che… A patto che l’uragano sia davvero passato e non abbia lasciato strascichi nella testa azzurra. Basta finocchi, insomma, facciamo in modo che siano stati solo un antipasto e che si ricominci a mangiar punti. Quelli seri, saporiti.