Spalletti dimentica il turn over per vincere sempre
È proprio vero che sono finiti gli aggettivi per magnificare questo Napoli. Se qualcuno ne è rimasto bisogna andarlo a trovare in qualche pagina dimenticata della Treccani. Urge scomodare qualche professore del “verbo” per complimentarsi ancora di più con una squadra che sta collezionando prestazioni e numeri da impazzire. Ormai gli avversari, vedi l’Empoli, sono soddisfatti di perdere solo 2-0 contro l’armata partenopea. «Abbiamo portato a casa un risultato dignitoso», ha detto giustamente il tecnico Zanetti. Che se non avesse avuto il portiere Vicario in grande spolvero si sarebbe trovato sotto una pioggia di gol. Ma va bene così. La verità è che il nocchiere Spalletti ha capito come deve fare per evitare di perdere il passo e mandare in tilt chi insegue (vedi l’Inter finita a -18). Lucianone da Certaldo ha deciso di mettere per un attimo da parte il turn over in modo tale da assicurarsi sicuramente la vittoria e poi cambiare in corso d’opera. Sabato pomeriggio al “Castellani” c’era solo Mario Rui in più rispetto all’undici che era andato in campo in Champions contro l’Eintracht Francoforte. Confortato dai dati fisici dei suoi ragazzi, l’allenatore toscano è andato sul sicuro perché sapeva che diversamente sarebbe potuto cambiare qualcosa. I punti fermi in questo momento non vanno toccati. Capisco che in panca ci sono ragazzi molto forti che potrebbero fare bene lo stesso ma non c’è certezza. Questo non vuol dire che Spalletti non si fida del resto del gruppo. Ma sa che gli altri calciatori capiscono il momento e si accontentano anche di pochi minuti in una stagione che non dimenticheranno più nella loro vita calcistica del futuro. Magari più avanti qualche sostituzione dall’inizio in più ci sarà ma al momento non bisogna rischiare. Si devono affrettare i tempi per allungare ancora di più il passo sulle avversarie e concentrarsi poi sulla Champions provando ad arrivare il più lontano possibile.