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Trasporti pubblici, esasperazione e violenza

Opinionista: 

“Linea Sicura" è il nuovo servizio che partirà dal primo novembre per garantire maggiore sicurezza al trasporto pubblico. Agenti della Polizia Municipale viaggeranno a bordo di bus, funicolari e metropolitana per prevenire le aggressioni che si stanno moltiplicando, negli ultimi tempi, sui mezzi dell'ANM, per tutelare i passeggeri ed i dipendenti dell'Azienda dai gratuiti atti vandalici di taluni ed, infine, per contrastare il sempre crescente fenomeno dell'evasione tariffaria. Naturalmente in pompa magna la presentazione, nella sala comunale, per annunciare questa nuova attività come se fosse un vanto per la città martoriata, invece, da un trasporto pubblico del tutto inaffidabile, incapace, per quantità e qualità, di soddisfare le esigenze della collettività. La linea sarà pure "sicura", ma quello che manca è proprio "la linea". Nessuno, infatti, affronta il vero problema, chiedendosi il perché di tanta aggressività da parte degli utenti. Liquidare gli episodi di intemperanza e violenza verso i vettori dell'ANM e gli stessi passeggeri come meri atti di teppismo e vandalismo sarebbe troppo semplicistico. Se l'oggetto dell'aggressività diventa il bus o il dipendente che, in quel momento, rappresenta l'Azienda una ragione ci dovrà pur essere, non può trattarsi di una scelta puramente casuale. Evidentemente, lo stato di vergognosa criticità in cui è piombato il servizio ha talmente inasprito gli animi da indurre qualcuno a sfogarsi oltre misura. Con ciò non intendiamo minimamente giustificare comportamenti incivili che restano deprecabili e da condannare senza indugio. Riteniamo, semplicemente, di dover sottolineare le cause di un malcontento galoppante che, protratto nel tempo, può degenerare, come infatti accade, sino alle estreme conseguenze. Un malessere che non è risolvibile nemmeno con uno stato di polizia. Gli atti teppistici rivolti verso vettori e/o dipendenti dell'ANM, in fondo, riflettono il senso di disprezzo verso un'entità che non ha autorevolezza, prestigio, rispettabilità e, pertanto, è considerata inutile per la collettività, tanto da meritare di essere oltraggiata e "violentata" senza ritegno e rimorsi. Un'azienda che dissipa denaro pubblico continuamente e, probabilmente, mai smetterà di farlo. La stessa "trovata" degli agenti della Polizia Municipale a bordo dei pullman ne è la conferma: non aiuterà certo ad aumentare le linee, né la frequenza delle corse, ma, al massimo, ad incassare qualche euro in più che sarà, poi, speso per finanziare questa stessa attività. E gli utenti continueranno ad aspettare, rassegnati o imbufaliti, alle fermate "un tram chiamato desiderio".