Tv pubblica alla deriva, affonda tra le polemiche
Il debutto del canone in bolletta (fortemente voluto da Matteo Renzi per combattere l’ostracismo degli italiani contro il balzello più odiato del Paese) sta portando con sé un mare di guai per Viale Mazzini.Al punto da far pensare che il popolo degli utenti abbia “benedetto” la forzatura del prelevamento. L’anno che saluta l’unica riforma Immaginata dal Governo Renzi per la tv pubblica alla deriva, neppure è sorto, che ecco Rai Uno affogare nella sabbie mobili delle polemiche. Affondata da una bestemmia spedita in onda e dalla furbata sul cont down di mezzanotte. Secondo il parere di alcuni (controllore compreso) anticipato per mordere la concorrenza sul terreno degli ascolti. Due vicende gravi. Ma è solo l’antefatto. Passa qualche ora e Rai Uno torna nel ciclone. A “Uno Mattina in Famiglia”, programma firmato dall’autore anziano Michele Guardì, il conduttore Tiberio Timperi (per inciso già multato per le bestemmie reiterate in onda) fallisce anche nel compito di tenere a freno l’irruenza dell’ospite Carlo Panella. Che azzarda: «Dietro Colonia c’è la dinamica del branco, un gruppo di maschi ubriachi, testosterone, che fanno le porcate che facevano i maschi in Sicilia e che forse fanno ancora… ». Il governo tace, le opposizioni in Parlamento insorgono. «La Rai intervenga dopo gli insulti razzisti dello scrittore Panella a Uno Mattina in Famiglia: non è accettabile che il servizio pubblico avalli un falso storico» tuona la deputata 5Stelle Dalila Nesci, presentando un'interrogazione in Commissione di Vigilanza. Ma Renzi e il suo Governo del fare non muovono un dito. Conseguenza: Viale Mazzini diventa terra di nessuno. Tutti sono armati contro tutti. In piena diretta de “I Fatti Vostri”, altro programma di Michele Guardì, l’oroscoparo Paolo Fox zittisce Giancarlo Magalli, reo di ridacchiarsela con Marcello Cirillo. Pratica che secondo Fox è antica anni. «Eppure – sbotta – il mio è lo spazio più seguito della trasmissione». Sembra l’ultimo atto di una Rai allo sbando. Ma al peggio non c’è mai fine, e allora avanti un altro. Nel mirino finisce tale Gianni Ippoliti. A “Sabato In” di Guardì, sempre lui, prova a strappare ilarità, commentando un video di Fiorello. Lo showman non resta a guardare. E lo umilia: «Ippoliti vuole fare il simpatico con noi, facendo capire che siamo dei cretini. Caro Gianni Ippoliti, siamo molto offesi con te. Vuoi farci passare per cretini, ma così il cretino sei tu». Il pollaio starnazzante è al completo. Per ora. Mentre chi dovrebbe controllare latita, e manda in malore tutto tranne le sue tasche, rigonfie della parte più congrua delle gabelle sborsate dai cittadini.