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Un italiano tranquillo per guidare l’Europa

Opinionista: 

Forse l’Europa ha trovato un leader; un uomo, cioè, in grado di interpretarne gli interessi e, soprattutto, capace di contrapporsi all’invadenza e allo strapotere della nazione che, non senza una forte carica di arroganza, ha sinora preteso di dettare tempi e modi della politica della Ue. Questa nazione – è quasi pleonastico dirlo – e la Germania di Angela Merkel e colui che, finalmente, ha fatto mostra di non lasciarsi intimidire dai suoi diktat e Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea. Per aver contezza di come questo contrasto si sia delineato in termini ormai inequivocabili, e opportuno far riferimento alla disputa che ha visto recentemente contrapporsi Draghi e la Merkel. Che i due non viaggiassero sulla stessa lunghezza d’onde era noto da tempo, ma la divergenza sulla politica dei prezzi che ha da sempre fatto da contrappunto ai loro rapporti, e clamorosamente esplosa nei giorni scorsi, quando nella conferenza stampa tenuta a margine della riunione del consiglio direttivo della Bce, Draghi ha detto, fuori dai denti: ≪Abbiamo un mandato per raggiungere la stabilita dei prezzi per tutta l’Eurozona, non solo per la Germania≫. E, successivamente, a fronte delle reazioni della cancelliera tedesca a queste sue affermazioni, ha rincarato la dose, sottolineando l’autonomia della Bce e dichiarando: ≪Obbediamo alle leggi, non ai politici≫. Si tratta di affermazioni che, probabilmente, non scandalizzano chi e abituato al greve e spesso volgare linguaggio della politica italiana, ma che, collocate nel contesto in cui sono state pronunciate, assumono un valore e un significato particolari. Bisogna, infatti, tener presente che, solitamente, i rapporti tra la Bce e gli Stati facenti parte dell’Unione, si svolgono in un clima di ovattata diplomazia e che Mario Draghi e abituato ad agire di fioretto e mai di spada, in modo estremamente soft. E, dunque, le sue parole pesano come pietre. I commentatori hanno percio parlato di una sfida Draghi-Merkel. Va tuttavia detto, per amor di verita, che si tratta di una interpretazione non del tutto esatta perche, in questa vicenda, alla Merkel compete piu il ruolo della “vittima” che quello della “protagonista”. Il vero obiettivo delle severe affermazioni del presidente della Bce e Wolfgang Schӓuble, il potente ministro delle Finanze tedesco, autentico cerbero della politica del rigore. Probabilmente, se potesse esprimersi liberamente, la cancelliera sarebbe molto piu vicina di quanto non appaia alle posizioni di Draghi. Ma Schӓuble, nel partito, gode di un seguito rilevante e la Merkel sa bene che non puo mettersi contro di lui se non vuole perdere la leadership della Cdu. Cosi, nella disputa con Draghi, e costretta a rivestire i panni della rigorista che piu rigorista non si puo. La partita (anche se non e da oggi che Schӓuble contesta la linea a suo giudizio troppo morbida della Bce) e ancora agli inizi ed e inevitabilmente destinata ad arricchirsi di nuovi episodi , anche se non crediamo, come alcuni sostengono - e tra questi l’autorevole Financial Times - che lo scontro non sia in alcun modo sanabile e che esso si possa concludere soltanto o con le dimissioni di Draghi o con l’uscita della Germania dall’euro. Ma quel che ci sembra interessante sottolineare, al di la del contrasto tra fautori della politica del rigore e sostenitori di una linea di maggiore flessibilita (contrasto certamente importantissimo) e che “l’Europa europea” con non e e non puo essere “l’Europa tedesca”, ha ora un suo leader, un suo autentico punto di riferimento, con il quale i “duri e puri” di Berlino dovranno fare i conti. Questo leader e un italiano tranquillo, discreto, che rifugge dalla luce dei riflettori, cresciuto alla scuola di due grandi premi Nobel, Franco Modigliani e Paul Samuelson. E devoto di sant’Ignazio di Loyola e dicono sia un solista che non ama i cori. Ma, cio nonostante, i vecchi compagni della sua squadra di pallacanestro (il suo grande hobby) lo ricordano come un “team player”, un uomo squadra. In altre parole, appunto, un leader.