Una giornata con Prodi all’insegna dell’amicizia
Una “giornata particolare” quella di venerdì 17 marzo. A dispetto della scaramanzia. Romano Prodi era a Napoli insieme alla moglie Flavia, fra i relatori del “Festival Euromediterraneo dell’Economia”, che si teneva nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino. L’occasione per incontrarci nel segno di un’amicizia he dura da sessantatré anni, dai tempi della comune “casa” del Collegio Albustinianum della Università Cattolica a Milano. Lui al quarto anno della facoltà di legge, io al primo di quella di scienze politiche. Nonostante la differenza di età e di studi, fu subito simpatia, tramutata nel tempo in amicizia affettuosa. Con lui, con Tiziano Treu, con Raffaele Cananzi, per citare solo alcuni di quelli del suo anno. Un’occasione quella di venerdì, per “aggiornare” il nostro rapporto. Per questo è nata questa giornata particolare, iniziata al Maschio Angioino con una “visita” alla sede della Fondazione Valenzi, nello stesso sito Angioino. Accompagnati da Lucia Valenzi, figlia di Maurizio, mitico Sindaco di Napoli dal 1975 al 1983, anche lui mio amico di antica data, abbiamo visitato la speciale “Galleria”, che raccoglie dipinti dello stesso Valenzi, bravo anche come pittore, e di alcuni suoi “colleghi”, come Ricci, Guttuso, Notte, Amintore Fanfani, insieme a quelli dei “nostri” Gino Coppa e Eduardo Bargheer, “foriano” di adozione. Un viaggio emozionante, brillantemente illustrato da Lucia. Nel 2006 Maurizio Valenzi, che fra l’altro fu consigliere comunale di Forio, Senatore allora, dal 1964 al 1970, e che da Sindaco, volli Cittadino Onorario di Forio, mi chiese di conoscere Romano Prodi alla vigilia delle elezioni, che lo videro ancora vincitore sul Cavaliere. Romano accettò di buon grado di corrispondere a quell’invito-desiderio ed insieme andammo a casa di Maurizio, a Via Manzoni. Lucia ha voluto rincontrarlo anche per ringraziarlo di quell’incontro con il padre e per mostrargli la bella ed interessante sede della Fondazione, a lui intestata. Poi, dopo aver salutato amici ed estimatori nel cortile del Maschio, siamo andati in un ristorante del litorale, Antonio&Antonio, dove ci aspettava un altro degli amici di quel tempo di gioventù, Raffaele Cananzi, Lillo per tutti noi, già Presidente Nazionale dell’Azione Cattolica, Assessore al Comune di Napoli, più volte Deputato e Sottosegretario di Stato. Con noi c’era anche l’antico amico di Romano, Giulio Santagata, economista illustre, suo collaboratore da sempre, Deputato, ministro per il Programma nel suo secondo Governo. Accolti cordialmente da Antonio, patron del ristorante, abbiamo goduto dello splendido sole di Napoli, “ricompensa” gradita rispetto al freddo della Sala dei Baroni. Un menù parco ma ricco di sapori e di colore, una tavola ricca di umanità, di amicizia, senza malinconie nostalgiche. Insieme abbiamo ribadito la funzione fondamentale per la nostra formazione la comune esperienza in quella fucina che fu, e spero sia ancora, il nostro Collegio Augustinianum. Pochi ci crederanno, ma la politica italiana non ha fatto neppure capolino nella nostra conversazione, mentre Romano ci ha “testimoniato” di alcune sue esperienze, utili anche per comprendere il nostro tempo, di rapporti, protagonista fra i protagonisti, anche umani, con leader internazionali di grande rilevanza e responsabilità. Il tempo trascorreva piacevole ed interessante, “accompagnato” dai brindisi con il Biancolella delle Cantine di Pietratorcia, mentre, le signore Prodi e Cananzi si godevano il sole, che speravano anche “abbronzante”. Salutati dal nostro “anfitrione”, ci siamo avviati a piedi per raggiungere il Maschio Angioino per la prosecuzione del convegno. Lungo la strada non abbiamo rinunciato al caffè, “obbligato”, al Gambrinus, anche qui accolti cordialmente dal personale e dal Maître di sala, che ben ricordava le altre “visite” di Romano, una in particolate, quella con il Presidente Francese Jacques René Chirac, in occasione di un incontro bilaterale Italia-Francia, che si teneva al Palazzo Reale. Siamo arrivati alla meta, felici del tempo trascorso insieme e ci siamo dati appuntamento a breve, anche per rispetto alle nostre età, che stanno diventando longeve. Flavia e Romano hanno espresso il desiderio di approfondire la loro conoscenza di Napoli, anche quella del sottosuolo. Ed io con loro! Sic! Proprio una bella giornata, all’insegna dell’Amicizia, quella vera, che non teme l’usura del tempo!