Una mattinata da capogiro
Di prima mattina il tassista se la prende col sindaco de Magistris, ma non perché fa le Universiadi, perché non ne parla nessuno. «È così non ci aiuta. Si parla solo di Milano e Cortina. Così i sacrifici dei napoletani sono inutili». Ore 7,20: il telefonino indica già oltre 26 gradi. Da via Manzoni scivoliamo tranquillamente per le rampe di Sant’Antonio senza incontrare nessuno. A piazza Sannazzaro, giro giro tondo, le strade verso il lungomare sono già tutte presidiate da Municipale e Polizia. Non passano neppure i taxi. Tutto il traffico incanalato su via Giordano Bruno, sulla preferenziale in controsenso verso la Riviera. Tutto già intasato. «Dottò, ce ne andiamo per via Crispi e la lascio a piazza dei Martiri anziché a piazza Vittoria ». Scelta giusta, alle 8 siamo lì, 28 gradi. Questa volta il tassista protesta perché dallo schema della chiusura delle strade diffuso del Comune, dice, non si capisce niente, troppo tecnico-burocratico. Un passante con la mappa in mano dice che è astrusa, difficile da interpretare. Il barista di piazza Vittoria, angolo Calabritto, dice che si poteva organizzare prima. Comunque, il movimento di turisti e clienti c’è. Il negozio storico di moda maschile, giusto affianco (Marinella) alle 8 ha già totalizzato cinque o sei clienti. Quelli che cercano di evitare traffico e caldo. Sul lungomare, tutto chiuso. Ci sono gli eroici della corsetta, pattuglie di Guardia di Finanza a Polizia, La Passeggiata Reale (Villa Comunale) a piedi a ritroso verso Mergellina, a metà, sulla Rotonda Diaz ha il quadrilatero delle gradinate attorno ai campi da tennis, coperte sui due fianchi che nascondono la prospettiva verso Castel dell’Ovo e verso Posillipo con dei teli istoriati con la foto del panorama impallato, in modo da ricostruire un improbabile senso di continuità. Siamo già a 30 gradi. Gli operai cercano l’ombra e così pure i carabinieri. L’Esercito pattuglia il marciapiede interno e presidia con i tendoni viale Dohrn. Su via Giordano Bruno, delle signore che devono andare a lavorare in viale Gramsci, affianco al Consolato Usa, lamentano il fatto che non possono passare dai vicoli completamente chiusi da rete rossa dei lavori. Con tanta gente a piedi, meno scontenti sono i commercianti che espongono soprattutto frutta bellissima e pesce. Bruno, lo storico giornalaio di piazza Sannazzaro fa l’analisi della situazione nel caos di traffico e disorientamento della gente. «Hanno avuto 10 anni per preparare le Universiadi e si riducono gli ultimi 5 giorni e scoppia il casino». È d’accordo che si tengano queste manifestazioni, ma anche lui dice che non ne parla nessuno. Un turista veneto chiede indicazioni stradali ai vigili e spiegazioni: cosa accade? Sono le Universiadi, risponde la Municipale. «Cioè?», esclama lui. Alle 9,27 il percorso contrario piazza Vittoria-Mergellina è concluso in meno tempo che l’andata in auto. 32 gradi. Non resta che evitare il traffico e prendere la funicolare di Mergellina. Ma, attenzione, avvertono i cartelli. Chiude domani 30 giugno fino al primo settembre. Si parte con la navetta sostitutiva nel traffico delle Universiadi.