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Una parata di stelle, ma è presto per lo scudetto

Opinionista: 

Finalmente ci siamo. Non se ne poteva più di aspettare Juventus-Napoli. È sembrato passare un anno dalla sfida vinta domenica col Carpi eppure si torna in campo stasera solo dopo sei giorni. Ma è così, quando una partita è molto attesa, sembra che il tempo non passi mai. I napoletani di tutto il mondo hanno fatto il conto alla rovescia e appena svegli, o prima di andare a dormire, la domanda è stata sempre la stessa: «Vinceremo?». Lo scopriremo solo stasera intorno alle 23 quando il signor Orsato di Schio fischierà la fine del big-match della venticinquesima giornata di campionato. Badate bene, la venticinquesima non la trentasettesima, cioè la penultima della stagione. Meglio precisarlo, prima che si gridi al fallimento per un’eventuale sconfitta, si deve ricordare a tutti che mancheranno ancora tante gare fino a metà maggio e quindi nulla sarà compromesso. Certo, i vincitori si toglieranno un gran peso dallo stomaco e dimostreranno ancora di più la propria forza. Ma di certo non potranno cucirsi lo scudetto sul petto. Eccoci, dunque, alla parate delle stelle della serie A. Si accendono le luci allo Stadium dove si affrontano la prima e la seconda in classifica. Mai come stavolta c’è un appeal incredibile per Juventus-Napoli. Ultimamente la Signora, di questi tempi, aveva già preso il largo. Non a caso il giovin Pogba ha detto: «È uno schiaffo che siamo dietro gli azzurri». Non se l’aspettavano i bianconeri che, dopo ben quattoridici successi consecutivi, fossero ancora alle spalle della capolista partenopea. Qualcosa vorrà dire. Significa che Higuaìn e compagni hanno fatto un gran lavoro e sono lassù per varie ragioni. Perché vincono tanto, perché esprimono il più bel calcio in Italia, perché c’è un allenatore bravo, perché c’è un gruppo che lo segue, perché c’è un attacco straordinario, perché c’è un pubblico unico che sta vivendo un sogno. Si sprecano i perché ma il francesino certe cose non le può capire perché è nato nel bene, è stato abituato ai tricolori e quindi non sa che significa emozionarsi come lo fanno gli azzurri in questo momento. La posta in palio è indubbiamente alta. I tre punti scottano ma si può anche pareggiare. Resterebbe tutto invariato in testa, forse ne approfitterebbe qualche inseguitrice ma la distanza è molto ampia per poter sperare di inseririsi nella lotta scudetto. Il Napoli arriva a Torino senza timori e desideroso di fare il protagonista. «Abbiamo la follia di andare ad imporre il nostro gioco», ha detto Sarri in conferenza stampa. Non ci saranno studi particolari, nè soluzioni alternative. Squadra con difesa alta, centrocampo aggressivo e attacco pronto a colpire Buffon. Questo è stato il clichè che ha portato gli azzurri ad essere i più applauditi ed invidiati del momento. Sicuramente la Juventus non starà a guardare. Se ha conquistato 14 vittorie di fila qualcosa vorrà dire. Allegri avrebbe voluto sfidare di nuovo Sarri con la rosa al completo ma non è colpa del partenopeo se i bianconeri si fanno male. È senza dubbio una bella partita dove nessuno rinuncia a giocare. I duelli in campo non mancano. Ci sono sfide incredibili che fanno leccare i baffi agli amanti della pedata. Fortunatamente il bomber più forte del momento sta dalla parte del Napoli, ma anche Dybala non scherza. Hamsik vuole imporsi facendo abbassare la cresta a Pogba, Jorginho vuole dimostrare che non è inferiore a Marchisio e che può ambire ad un posto in Nazionale. Reina è pronto a cantare “Un giorno all’improvviso”, ma Buffon non è facile da far capitolare. «Loro hanno molto campioni, ma anche noi non siamo da meno», ha garantito Sarri. Purtroppo sugli spalti ci sono solo quelli di fede bianconera. Un vero peccato non vedere un po’ di azzurro ma proprio per questo si deve cercare l’impresa. Sarebbe storico poter finalmente espugnare lo Stadium. Si tornerebbe per osmosi alla stagione del primo scudetto quando si vinse 1-3 e poi il 10 maggio tutti a festeggiare. I corsi e i ricorsi della storia, ma si pensi ad una partita alla volta. Anche perché i campionati non si vincono a febbraio.