È una sorta di “ritorno a casa” la mostra di Astractura promossa da Kleopatra Moursela ed in corso nella galleria Agathi di Atene guidata da Giorgios Kartalos. Dire “ritorno a casa” significa attestare che una mostra astrattista ad Atene riconosce il rilievo della matrice razionalistica da cui traggono alimento non solo l’arte greca antica, ma anche quelle correnti nostre contemporanee, come Astractura, che producono una ricerca sensibile al richiamo della Logica. Partecipano a questa mostra numerosi artisti provenienti da varie parti del mondo: D.A. Asi, (Uruguay), L. Bocca, M. Bonolis, R. Buccione, B. D’Angelo, G. De Gaudi, L. Di Miceli, F. Gallo, S. Giunta, C. Novaco, P. Pezzella, S. Starace (Italia), A. Millan (Venezuela), K. Moursela (Grecia, nella foto una sua opera), U. Pedersen (Danimarca), R. van den Boss (Olanda), Y. Zambrano (Spagna). Gli appuntamenti espositivi di Astractura costituiscono, da sempre, l’occasione per poter apprezzare gli avanzamenti progressivi che il Movimento matura sulla via del proprio percorso di ricerca; ed anche in questa occasione non può non osservarsi come l’indirizzo geometrico, che distingue l’impianto teoretico delle ragioni astracturiste, si riveli essere il lievito fermentante di una produzione creativa che non si presenta ingessata in prammatiche predittivamente normate alla stregua di una prescrizione stilistica, ma liberamente orientate, piuttosto, secondo i principi di indirizzo astracturisti del Linearismo, della Cronotopia e del Cinestetismo. In questo contesto di forte determinazione geometrica e di appello alla consistenza razionalistica, si può ben analizzare come non manchi un evidente richiamo alla concezione dell’arte come interpretazione - quasi nietzchianamente - dei fatti della vita, cosicché l’empito esistenziale può lasciarsi cogliere in una sorta di impermanenza di richiamo alla preterintenzionalità, di cui Astractura ha conto e che costituisce fattore evenienziale non disponibile al nostro controllo.