Là dove la spietata e scellerata mano dell’uomo costruì un polo siderurgico deturpando e avvelenando uno dei più bei litorali del mondo, oggi, frutto del tentativo di riqualificazione e recupero di quei luoghi divisi tra Coroglio e Bagnoli a ridosso della collina di Posillipo, a fare sperare in un futuro di bellezza e rispetto della natura, è il nuovo corso del Circolo Ilva Bagnoli. Un sodalizio con cento anni di storia alle spalle che, legato per i primi novant’anni, alla contorta storia dell’acciaieria di Bagnoli, e salvatosi dalla chiusura ufficiale del 1992 e dal successivo smantellamento dello stabilimento (nel frattempo diventato Italsider), rappresenta per i giorni nostri un motivo di speranza per un’ area marina a dir poco incantevole, da rivalutare e salvaguardare. Ed è così che, riemergendo dal disastro generato da una mente umana contorta e malata, il “Circolo Ilva” oggi, si identifica in un polo d’attrazione ricco di attività sportive, ludiche e sociali fino a giungere al delizioso e accogliente ristorante “Altoforno Bistrot”. Un attraente locale diviso tra i freschi interni ed un bellissimo terrazzo affacciato sul mare che, aperto dal maestro nazionale di Tennis, Carlo Alonzo (nella foto con il suo staff) e riservato ai soci del Circolo, mette a disposizione una carta ricca di piatti inneggianti al territorio e alle specialità marinare. Grazie alle prelibatezze degli chef Luca Marotta e Valerio Strino, al direttore Salvatore Capuano e al direttore di sala Jason Aquino, la lungimirante idea di patron Carlo si è presto trasformata in un motivo di rilancio anche enogastronomico e culturale per un luogo ingiustamente penalizzato e continuamente preda di un futuro misterioso ed incerto. Partendo dai deliziosi long drink del bartender della struttura e dalla possibilità di godere di una cucina ricca di estro e di prodotti di altà qualità, nel Circolo Ilva di Bagnoli e nel ristorante “Altoforno Bistrot” a prendere corpo, anche grazie a quei soci che generosamente collaborano alla sopravvivenza della vita associativa, è la speranza di un mondo fatto di convivenza sociale e cose buone. O meglio la realizzazione di un sogno animato dall’amore per il mare e la natura e soprattutto dalla passione per tutti gli elementi capaci di fare bella la vita.