Personalmente potremmo anche fregarcene perché, quando arriverà la fine del mondo, noi saremo già da un pezzo passati a miglior vita ma, nun è giusto; eh sì, perché dovendo passare le “consegne” alle nuove generazioni, quali passeremmo? E ccà vene ‘o bello! Ghiacciai che si sciolgono, foreste che bruciano, terre dei fuochi, montagne di plastica e… munnezza varia. Cosa fare per far capire a questa benedetta umanità che, doce doce, ce stamme avvianne ’o capolinea? E ci pare di vederla già questa immane catastrofe: mari che si innalzano e tutto travolgono, come nel film “Waterworld” con Kevin Costner, con i ragazzi che si fanno l’ultimo selfie, mentre l’onda li fagocita. Ma come si è arrivati a tutto cio? E ccà vene ’o bello; perché mentre noi ragazzi degli anni ’40, con due secchielli di cartone ed un filo di cotone ben teso, avevamo “inventato” il primo telefono portatile, il 3 aprile del 1973 l’americano Martin Cooper, direttore della Motorola, fece la prima chiamata con telefonia mobile; e “grazie” a costui, il pianeta terra è stato cosparso da milioni di antenne trasmettitrici, con onde e onde ca ce trasene dint’a ll’osse. E non è finita qui, vulimme parlà d’‘a televisione? E parliamone: chi ci ha regalato questo “magico” giocattolo che ci mostra in diretta, tutto ciò che accade nel mondo? È stato lo scozzese John Loige Baird nel lontano 1925; e mo’ veniamo a sua “maestà” l’automobile, (senza la quale nun facimme manco quatte passe a piedi), grazie al suo inventore Karl Benz che ne costruì il primo esemplare nel 1886; e potremmo andare avanti all’infinito, ma ce fermamme ccà. E le potenze mondiali cosa fanno per fermare tale “stupro” all’umanità? Parlano… parlano e parlano senz’accucchià niente; e c’è voluta Greta Thunberg, ’na guagliuncella svedese, col suo discorso all’Onu, pe’ fa capì a sti quatte cosiddetti “potenti”, a cosa andiamo incontro. “Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia” ha detto a denti stretti, quasi tra le lacrime; e ’a vulimme dà tuorto? Ed ecco i ragazzi di tutti il mondo, sfilare in corteo, con cartelloni e telefonini, e chiedere la salvezza del pianeta. Bravi guagliù… fate bene; mo’ cominciate a dare il buon esempio: eliminate dal vostro vivere quotidiano telefonini, tablet, pc portatili, iPad ed altre diavolerie del genere; almeno non avrete più bernoccoli sulla fronte, per le capate che prendete contro i pali quanno cammenate cu ’a capa acalata ’ncopp’o telefonino. Come? Non riuscite a vivere senza il telefonino? E allora futtiteve, futtimmece e… buonanotte ai suonatori. Alla prossima.