In occasione  della  Giornata Mondiale  del  Ricordo delle  vittime  della  strada, che si celebra  il 20  novembre, è  importantissimo   conoscere  i numeri di questo  triste  fenomeno   che  produce 1,31 milioni  di  vittime annue nel mondo con  sofferenze enormi e  danni economici, familiari , sociali   consistentissimi.   In Italia ogni anno   sono circa 3.000  le  morti e  circa 140.000 le  persone  traumatizzate  per incidenti stradali  con dei costi sociali che  vengono valutati negli  ultimi anni sui  14 miliardi  annui circa.  Alla  base  di questi  incidenti  ci sono cause  umane  certamente  evitabili .  Secondo l’Istat le cause  vanno dalla  distrazione  ed indecisione durante la  guida,  al  non rispetto di  regole, di precedenza o  del semaforo, a  velocità  elevata, ad  uso  di alcoolici o di droghe, a  uso  del  telefonino, ecc.

Fra  le  vittime ci  sono  moltissimi  giovani, molti  bambini e  tanti  pedoni, colpiti  molte volte sulle strisce pedonali.  Affianco  ai  costi sociali sopra  accennati, vanno valutate le sofferenze  morali e psicologiche che colpiscono  tante  persone. Penso ad esempio  a   genitori che  vedono spezzata  la  vita  di  un figlio giovane  o  di un ragazzino  per cause evitabilissime  o, peggio ancora, a giovani mogli  che  perdono il consorte  con tutte le  conseguenze  anche socioeconomiche sulla  famiglia con figli  , che  privati del genitore ricevono un vulnus non riparabile. Fatti questi, che,  al di là della  terribile sofferenza  psichica, generano  danni economici  molteplici.

Dinanzi  a questo quadro tutte  le  forze  del  Forum delle associazioni sociosanitarie ritengono   che  l’opera  già  svolta di  promuovere la  cultura  del rispetto e della  tutela  della  vita dal suo sorgere al suo termine  vada programmata ed intensificata  anche  per   porre   all’attenzione delle  comunità   raggiungibili il triste quadro degli incidenti stradali  mortali, che  creano danni enormi su vari piani.  Il Forum delle associazioni sociosanitarie inviterà gli aderenti alle undici associazioni che  compongono la  propria  assemblea, i propri  Forum regionali,  e  le  cinquanta strutture che costituiscono la  propria  Rete  territoriale,  presenti dalla  Valle d’Aosta alla Sicilia,  a  dare  il proprio contributo  educativo e  formativo sotto il profilo culturale, affinchè si  possa ridurre nei  prossimi anni questo scempio di gravi  incidenti stradali  mortali fino ad arrivare nel 2050, come  auspicato dall’Unione europea , ad  incidenti  stradali mortali  zero  nei paesi della  nostra  Comunità europea.

*Presidente nazionale del Forum delle associazioni sociosanitarie