
Per te Pietro, da Marilena & Camilla: unite in una danza d’amore infinita
di Mariagrazia Poggiagliolmi
Ven 06 Mag 2022 19:17
Come ogni sera, ci addormentiamo mano nella mano ed augurandoci la buonanotte, il nostro pensiero sei sempre tu. Iniziano così i nostri sogni, sono diversi, nei primi mesi disperati, pian piano diventano dolci e rassicuranti, fino al sogno che faremo stanotte. “Eccoti amore mio, ti sento, ti ho vicino, quante volte ed a quanta gente ho detto cose che avrei voluto dire a te ed in quelle persone ho cercato la tua espressione, ma non era la stessa. Mi hai sempre riconosciuto un’incredibile fantasia, immaginare te felice... perché sei finalmente a conoscenza di quelle frasi che non ti ho mai detto, ma poi mi convinco che non è la mia mente a fantasticare, è una parola più piccola ed allo stesso tempo grande che si chiama fede. Nel sonno mi sorridi, mi rassicuri, mi dai quell’energia che un tempo era di entrambi ma anche ora lo è, by seppur racchiusa in un solo corpo. Le ore della notte passano e voglio occupare ogni istante prima che la sveglia suoni. Lo so che continuo a ripeterti la stessa frase da un anno, come quando ti ripetevo altre cose più futili della nostra frenetica vita ma questa è una frase che non mi stancherò mai di dirti e so che tu sarai contento di sentirla anche 10, 100, 1000 volte al giorno “Stammi vicino, non mi lasciare”. Ma ecco che di colpo mi sveglio e vedo lei accanto a me immersa nei suoi sogni e con un dolce sorriso sul viso, sei tu lo so, lo riconosco quel sorriso che aveva quando ti vedeva. Quindi deduco che le stai facendo compagnia!!
“Papà, dov’eri? Ti ho cercato dappertutto ma non ti trovavo ma poi ho capito che eri con mamma e mi sono rassicurata, non potevi di certo dimenticarti della tua principessa, del nostro appuntamento che da oramai un anno è diventato quotidiano. Quando ti vedo provo, allo stesso tempo, tristezza, che all’inizio sovrastava l’altra emozione che sento quando ci incontriamo, ovvero la felicità ma che ora sto superando grazie alla forza che mi dai e con la quale mi fai affrontare ogni giorno con il sorriso. Una cosa, però, non è cambiata, ossia la domanda che ti ripeto da quando ero piccola – per caso avresti preferito avere un maschio al mio posto? - ed a questa tu mi rispondevi sempre prima con uno sguardo, come per dire - non pensarlo nemmeno!! - e ad esso seguiva la mia rincorsa verso di te per abbracciarti. Ora il contatto fisico manca ma il tuo sguardo non è cambiato, anzi, è ancora più significativo di prima, perché contiene anche il nostro abbraccio, anche se particolare ma a me basta e sono contenta che tra di noi il legame sia ancora più forte di prima. Quando ti sogno e penso a te, spero sempre di averti reso, di renderti ancora ora ed anche in futuro orgoglioso di me, non solo per le solite apprensioni, come i voti a scuola ma soprattutto per la persona che sono stata, che sono e che diventerò. Vorrei dirti altre mille cose e farti altre mille domande ma ecco che arriva il momento più duro della giornata, mamma che mi sveglia e mi dice che è ora di prepararsi per la scuola. Pur se controvoglia, mi alzo ed ho in mente il tuo sorriso con il quale ti ho lasciato nel sogno e mi sento subito già piena di energia”.