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Contro la paura del virus video-favola per i bambini

NAPOLI. "Giù la Corona" è il titolo della bella Video-Favola narrata dall'attrice Barbara De Rossi e nata da un'idea della dottoressa Virginia Ciaravolo , psicoterapeuta e Presidente dell'Associazione Maipiùviolenzainfinita. In collaborazione con l'Associazione Salvamamme, il progetto della Ciaravolo ha come fine quello di raccontare ai bambini l'emergenza Covid-19 attraverso il gioco e il loro linguaggio, quello della favole.

La video-favola nasce come un progetto di sensibilizzazione volto a smorzare sentimenti di angoscia e stati d'ansia, quanto i bambini , nella loro ingenuità, riescono ad avvertire l'emergenza e il gioco?

“ L'idea della video favola nasce proprio dalla possibilità di dare ai bambini che in questo momento sono alle prese con uno tsunami emotivo, una modalità sana di elaborazione, rispetto agli avvenimenti che stanno accadendo in seguito al COVID 19. L'unico modo che noi abbiamo come specialisti e' di avvicinarci a loro attraverso il gioco, e la fantasia, strumento a loro congeniale. Attraverso la video favola abbiamo tentato di spiegare loro, cosa accade, quando la natura si fa avversa. Nel racconto il bambino gestisce i propri sentimenti. anche quelli più complessi, facendo emergere il proprio mondo interiore, sperimentando un clima di fiducia, non lasciandosi abbattere da quanto sta avvenendo.”

Restando sul tema della Favola, "figli che insegnano ai genitori", nella realtà manca più l'educazione o l'ascolto?

“Educazione e ascolto sono figli della stessa medaglia. Tra i vantaggi che scaturiscono da un momento di sofferenza, vi sono anche le consapevolezze di errori perpetuati da parte degli adulti, che giocoforza bisogna riconsiderare. Molti genitori in quarantena forzata, hanno con stupore guardati i loro figli con occhi diversi. Lo sguardo frettoloso di un tempo, ha lasciato spazio alla conoscenza, all'emersione di sfaccettature, di qualità o fragilità che per fretta, distrazione, impegni di vita stressanti prima non venivano visti. Ed ecco che i bambini, come nella video favola e durante la settimana della Responsabilità che si son imposti, hanno dato esempio ai "grandi" di quanto siano capaci, maturi, solidali tra loro, senza riserve mentali . Ascoltarli e dedicare loro un'attenzione che non è solo un prendersi cura dei loro bisogni primari, è un investimento sul loro futuro, consegnando alla società minori in grado di migliorare ciò che noi abbiamo distrutto.”

La permanenza prolungata in casa ha dato possibilità di "conoscersi meglio" quali sono state, attraverso i racconti, le scoperte dei genitori e quelle dei figli?

“ Tante sono le storie e gli aneddoti che mi sono giunti dopo la visualizzazione della video favola Giu' la Corona, che trovate su YouTube. Io stessa, ho imparato grazie alla supervisione dei due protagonisti Cristian ed Anita, due bambini che hanno supervisionato il racconto, cose che non immaginavo. Nella prima stesura, i bambini dovevano comunicare tra loro attraverso cannucce di plastica colorate, bene i bambini mi hanno prontamente bocciata, ricordandomi o forse insegnandomi che da un pò di tempo a questa parte, le cannucce di plastica sono bandite, e non si usano più. Vivendo questa condizione di quarantena forzata, avendoli accanto 24 H 24 i genitori ed i bambini hanno creato, inventando risorse e modalità nuove di relazione. Tanti genitori stupiti, hanno riconosciuto pregi e qualità che non immaginavano, lontani da quell'ideale di perfezione a cui ogni genitore aspira più per ego personale che per benessere psicofisico. I bambini invece hanno rinsaldato la fiducia nei confronti delle figure di riferimento, divertendosi anche rispetto a situazioni buffe di incapacità quali un dolce venuto male, di un genitore per la prima volta alle prese con i fornelli, o i tentativi buffi di connettersi in remoto con la chat di classe. “

Quali potrebbero essere le reazioni latenti in percorso graduale di recupero delle abitudini?

“ Tra le cose più' affascinanti del percorso emotivo dell'infanzia , vi e' la capacità di viversi gli avvenimenti nel qui e ora. Gli adulti a differenza dei bambini, dopo lo stupore e l'angoscia per quanto stava accadendo, si sono proiettati subito nella preoccupazione futura , in riferimento alla paura di perdere il posto di lavoro, le bollette da pagare, il mutuo che passa in banca. I bambini hanno invece focalizzato la loro preoccupazione su quello che sta avvenendo in questo momento, nel quotidiano , nell'affrontare le problematiche giornaliere."

Può manifestarsi la paura della normalità nei bambini? Il ritorno a scuola e il recupero della socializzazione possono maturare nuovi comportamenti?

“ In linea generale, per quanto detto sopra, i bambini non avranno problemi nel ritornare alla normalità, sempre che attorno a loro sia stato creato uno spazio in cui gli avvenimenti siano stati elaborati in un clima di sufficiente serenità. Se le figure genitoriali, hanno dato loro risposte chiare commisurate al loro grado di comprensione, se  c'e' stato un contenimento delle connotazioni emotive , senza che i bambini si siano nutriti delle nostre ansie, questi bambini correranno incontro al loro futuro, portando dentro di se questa esperienza che sfumerà nei ricordi.”

Corinne Bove

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