Accessibilità:
-A A +A
Print Friendly, PDF & Email

Con de Giovanni il Premio Napoli lancia "Campania legge"

L’arrivo di Maurizio de Giovanni alla presidenza del Premio Napoli si fa sentire subito. Cambia il nome, d’ora in poi si chiamerà “Campania legge – Fondazione Premio Napoli”. Poi, il premio diventa una delle attività della fondazione, coronamento di un percorso annuale di iniziative – a quelle tradizionali se ne aggiungono diverse altre, altrettanto importanti quanto la competizione letteraria – sulla diffusione della lettura in città, nell’area metropolitana, nella Campania intera. Inoltre sarà “Campania legge” a scendere in strada, incontrare i cittadini, del centro come delle periferie, per incentivare la pratica della parola scritta e della lettura tra i giovani e giovanissimi, in contesti comuni così come in quelli che soffrono di povertà educativa.

Spiega de Giovanni: «Il motivo per cui ho accettato, oltre all’orgoglio di presiedere il premio letterario più antico d’Italia, è quello di trasformarlo in volano di fruizione culturale nella mia città e nella mia regione. Attivare strategie di incentivo alla frequentazione e all’approfondimento del testo e della scrittura è il primo dovere di un ente come il nostro. Una battaglia durissima e che qualcuno troverà anacronistica, ma che è entusiasmante ingaggiare. Con l’arma della parola scritta».

L’autore di “Il Commissario Ricciardi”, “I bastardi di Pizzofalcone” e tanti altri bestseller vuole rivoluzionare l’impianto della manifestazione e dello stesso premio: «Il riconoscimento che si conferisce a fine anno sarà uno dei tanti ingredienti del nuovo corso della manifestazione. Credo in un’agenzia dedita alla promozione culturale che possa costituire anche il coordinamento per le tante, meritevoli realtà che già si occupano di editoria, letteratura e lettura sul territorio».

In questo senso “Campania legge” lancia il 19 giugno un incontro tra associazioni, librerie e ogni sodalizio che lavora per il settore: il titolo dell’evento è Stati generali della lettura e si terrà nella sede della fondazione a Palazzo Reale per studiare la costituzione di un osservatorio, un programma di interventi, un ciclo di appuntamenti utili alla diffusione della parola scritta e di quella letta. Prenderanno parte alla giornata anche i responsabili del Comune di Napoli del Patto per la lettura a cui “Campania legge” annuncia l’adesione.

E poi tanto altro. Le iniziative che si tengono durante l’anno con scuole, istituti di pena, ospedali diventano così centrali. A queste pratiche consolidate il nuovo presidente vuole aggiungere un calendario di attività fitto e innovativo: «Faremo eventi e incursioni di vario genere, coinvolgendo figure del mondo dello spettacolo, della cultura anche nazionalpopolare. A partire dalle masterclass tenute dai grandi nomi che compongono il comitato tecnico – tra cui gli scrittori Igiaba Sciego, Diego De Silva, Maurizio Braucci - e poi attività con realtà che promuovono iniziative culturali in periferia, flash mob letterari, podcast sugli incontri che si terranno in fondazione e in altre sedi, estratti da romanzi, dibattiti con influencer e booktoker, coinvolgimento di personaggi popolari tra i giovani come attori, musicisti, youtuber e fumettisti; infine lanceremo i contest per le scuole, da quelli che prevedono la realizzazione di mini sceneggiature da tradurre in cortometraggi ai concorsi di lettura creativa: verranno premiati insieme ai grandi autori a fine anno».

Ancora, dice de Giovanni, «le giovani compagnie di teatro del territorio saranno coinvolte professionalmente per portare la fruizione della letteratura in piazza come qui alla fondazione con reading e fiabe narrate: la spettacolarizzazione è un detonatore per la lettura e può costituire anche un sostegno alle produzioni emergenti». Il tutto all’insegna della centralità della lettura: «Non parliamo solo di passioni ma anche di funzioni. Leggere è sempre professionalizzante. Bisogna spiegare ai ragazzi che se vuoi scrivere un film o recitare devi leggere, se vuoi affermarti nella musica devi leggere, e anche se vuoi emergere nel web è necessaria la lettura».

La struttura del premio viene trasformata con la riduzione del numero dei giurati lettori, eletti tramite un nuovo regolamento studiato da de Giovanni; nella sezione narrativa saranno compresi anche reportage letterari, graphic novel, opere young adult: «Sono generi che possono interessare i giovani e chi legge di meno; dall’anno prossimo potremmo istituire nuove sezioni rivolte a questo scopo» conclude lo scrittore. Quest'anno il concorso letterario ha come tema il Mediterraneo.

CONDIVIDI: