di Giuseppe Giorgio

NAPOLI. Un mix vincente quello che lo chef e patron Alfonso Crisci ha messo a punto per la sua  “Taverna Vesuviana” a Nola.  Un insieme di ingredienti calibrati, tra cui raffinatezza, estro,  innovazione e qualità, capaci di tradursi in una ricetta  fatta di gran gusto e passione.  Strizzando l'occhio alla modernità pur senza tradire mai la tradizione, lo chef Crisci ha la grande capacità di reinterpretare le specialità tipiche tradizionali aggiungendo ad esse, con fantasia e tanto studio, dei tocchi sempre impeccabili fatti di sapienza ed amore. Trasformando il piacere della buona tavola in un fatto di chiara matrice culturale, l'eclettico chef anche a Nola nel nuovo locale dalla splendida cucina a vista, ama proporre una serie di piatti dove a trionfare c'è la voglia di illustrare al commensale, sia l'origine della ricetta sia la sua realizzazione. Una cucina senza segreti quella del noto toque blanche Crisci, che con la sua  voglia di inventare sempre qualcosa di nuovo riesce  in base alle stagione ad offrire dei piatti unici e rari. Ed è in compagnia dello stesso Crisci (il quale non smette mai di fare capolino dalla accorsata cucina) che, dopo un cocktail di benvenuto preparato dal Bartender di casa Pasquale Carotenuto come un Dry Campari (ghiaccio aromatizzato al Vermouth dry e oli essenziali di agrumi, bitter campari, succo d’arancia, zest d’arancia e limone) si può godere di una entrée con un'ostrica con spuma di limone, una crostatina di gamberi rossi di Mazara del Vallo, una mini montanara vesuviana, una pralina di baccalà e patate con mostarda di pomodoro e dei tortelli in brodo di pollo ripieni di pollo arrosto e tartufo nero estivo. Ancora, in compagnia degli ottimi pani fatti in casa, tra cui cracker salati, tarallini sugna e pepe,  grissini aromatizzati alla paprika dolce, pane bianco con semola e pane integrale e coccolati dai vini in abbinamento selezionati dalla brava ed attenta sommelier Carmela Simonetti, come ad esempio un ottimo Sauvignon blanc Doc Alto Adige Sudtirol, si possono degustare gli imperdibili antipasti. Tra questi, il polpo arrosto su patata aromatizzata al lime, spuma di parmigiano e polvere di liquirizia ed il carciofo cotto a bassa temperatura su salsa di pane e baccalà e distillato di friarielli. Passando ai primi alla “Taverna Vesuviana” in via Mario De Sena 103 a Nola, non si può fare a meno di ordinare lo spaghetto di Gragnano con cacio e pepe di mare e vongole veraci seguito, come secondo, da un branzino laccato con brunoise di verdure e riduzione di fungo arrosto. Arrivando al pre-dessert per pulirsi il palato c'è  “Apple”  che in ricordo di una mela grattugiata è rappresentato da un  bon bon  di cioccolato al burro di cacao e  glassatura di acido citirico  che offre il colore verde alla mela. Infine, dopo un nuovo cocktail di accompagnamento firmato Carotenuto come il Thaiti ( Rum bianco, lime, sciroppo al Sambuco, estratto d’ananas) si giunge al dessert con il classico Babà napoletano  (lievitazione 36 ore con crema ghiaccio e la sua bagna ai fiori di sambuco e rhum) ed alla  piccola pasticceria con la crostatina di fragole, il cannolo siciliano e la millefoglie al caffè. Con l'importante apporto del cordiale Maître, Gianluigi Ercole e del preparato Commi Sommelier, Antonio Prevete, alla “Taverna Vesuviana”, è sempre a disposizione una carta ricca e varia, buona anche per i prezzi capaci di restare in linea con le più svariate esigenze. A Nola, insomma,  nella calda e bianca atmosfera dell'elegante locale del patron-chef Crisci, tutto ha il sapore del buono e della ricercatezza così come della qualità e dell'esperienza.