Si è conclusa con successo la tre giorni di musica “Simmetrie – Festival di Ibridazioni Sonore”, pensata, voluta e organizzato da OpenLab e Campania Elektronenklang con l’intento di creare un momento di fusione musicale tra l’elettronica e gli atri generi, tenutasi a Pomigliano d’Arco presso il Berlin di Ciro Sodano.

Simmetrie nasce in risposta alla mancanza di spazi in cui far convergere realtà diverse da quelle legate ai generi musicali che alimentano il mainstream o da quelle che vengono etichettate come “alternative” ma che in realtà rappresentano quanto di più standard si possa ascoltare in giro - spiega Open Lab -  Simmetrie ha anche la pretesa di avvicinare mondi apparentemente lontani, dimostrando che il limite posto dalla categorizzazione dei generi musicali è solo mentale. In questa prima edizione è stato fantastico vedere artisti provenienti da esperienze diverse sforzarsi a trovare un terreno comune in cui dare vita ad una comunicazione bidirezionale capace di far sbocciare fiori dai colori inusuali. Se dovessi tracciare un bilancio di questo primo esperimento direi che è perfettamente riuscito. Questo ci incoraggia ad andare avanti e creare altri spazi per situazioni ibride che, vi assicuro, lasciano sbalorditi. È come mettere un bambino italiano in un parco giochi pieno di bambini di altri paesi e restare lì ad osservare in che modo quei bambini riusciranno a comunicare e a farsi capire tra loro. C’è da rimanere davvero affascinati. E oltretutto in tempi come questi, dimostrare il bello dell’interculturalità è una grande occasione di riscatto da certe tendenze bigotte e oscurantiste”.

Di livello tutte e tre le serate, sia sotto il profilo della musica suonata che delle “ibridazioni” create.

Il 17, la performance poetico musicale di Channel E3 (semi modulari e Chapman Stick) con Francesco Gallo al sassofono e Lucio Pacifico alla voce e l’elettro - acustica di Marco Messina alle “macchine” e Anna Mancini alla chitarra. La serata si è conclusa, in pieno spirito del Festival, con un’improvvisazione collettiva che ha visto in scena sia, Messina e Mancini che i musicisti di Channel E3.

La serata del 18, ha fotografato l’inaspettato e riuscitissimo connubio tra Maurizio Capone (con la sua particolare strumentazione “concreta”) e il duo Flee (Emanuele Errante e Luigi Ferrara) all’elettronica. Nel corso dell’esibizione, spazio anche per la tammorra e la voce di Antonio D’Alisa che ha reso il tutto da colori elettro-popolar-folk.

Ha chiuso il festival, il 19, l’accademica e futuristica Électronique Guérilla Orchestra, ensemble del Conservatorio di Benevento – Dipartimento Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali, composta dagli allievi: Dylan Iuliano (synt+laptop), Francesco Piscosquito, Valentino Santarcangelo (laptop) e dai docenti Giosuè Grassia (laptop) e Renato Esposito (laptop), per una splendita e particolarissima performance d'alta scuola. L’esibizione dell’Électronique Guérilla Orchestra è stata arricchita dagli interventi della calda chitarra di Mario Cervini.

Le prime due serate del festival (quella del 17 e quella del 18) sono state introdotte dal curato e ottimo WARM- UP di CRSCNZ.