Gemelli si nasce? Non sempre: il proprio gemello, qualche volta, uno se lo sceglie da adulto. Per affinità elettive, per simpatia, per sintonia. È accaduto così a due Rotary club, Napoli Posillipo e San Marino. «È un onore per me poter stringere con San Marino un patto che rinsalda non solo il vincolo rotariano ma anche quello dell’amicizia personale» così  Pasquale Malva, presidente del Napoli Posilipo, saluta la folta delegazione del club sanmarinese giunta venerdì in città. «Quando ho telefonato per dirti che mi avrebbe fatto piacere trascorrere un fine settimana da voi, avevo già in mente di proporti il gemellaggio ma tu mi hai preceduto» gli fa eco il presidente del club di San Marino, Roberto Bandini. Detto fatto: dalla dichiarazione d’intenti al gemellaggio il passo è stato brevissimo. Ieri la cena di gala al Grand Hotel Santa Lucia per  la firma della pergamena che ha sancito ufficialmente il legame. «Dopo il nostro viaggio a San Marino – sottolinea Malva -  dove lo scorso autunno siamo stati ospiti del vostro club, mi sono reso conto che sammarinesi e napoletani sono accomunati dall’amore per la libertà:  e se lo Stato di San Marino è fiero di un’indipendenza conquistata sin dal Medio Evo, Napoli, che ha subito ben 11 dominazioni straniere, ha mantenuto  intatto il suo spirito libero, ereditato dai Greci che la fondarono 2500 anni fa». «Siamo commossi per l’accoglienza che ci avete riservato. La vostra è una terra allegra, in cui ci pare di respirare l’aria della Romagna. Questo gemellaggio ci rende felici, soprattutto perché ci fa progettare prossimi incontri con voi» ribadisce Bandini che coglie l’occasione per lanciare la proposta di gemellarsi, insieme, con un club Rotary di Berlino: «Noi abbiamo già avviato i primi contatti, sarebbe bello che ci foste anche voi». L’applauso dei soci è il commento inequivocabile.

Una conclusione solenne  per due giornate trascorse alla scoperta dei mille volti di Napoli: dal brulichio dei decumani, al silenzio del Cristo velato; fino agli splendori barocchi del Cappellone di San Gennaro e al fascino delle botteghe della Neapolis sotterranea passando per il fasto di Palazzo Reale e i luccichii azzurri del lungomare.

E non poteva mancare la musica, che di Napoli è l’anima. Quando Peppino di Capri (a destra nella foto con Roberto e Laura Bandini) si è materializzato al Santa Lucia, sorpresa e felicità hanno preso il sopravvento sulla serata. Socio onorario del Rotary Napoli Posillipo, il Peppino nazionale non ha voluto mancare di salutare gli ospiti e lo ha fatto alla sua maniera. Momenti di magia al pianoforte, la voce inconfondibile, parole e ritmo a sciogliere le emozioni.

I napoletani, si sa, in fatto di ospitalità sono campioni. E questa volta hanno tenuto davvero fede alla loro reputazione: raffinata l’accoglienza del Grand Hotel Parker’s, dove gli ospiti hanno alloggiato; ottimo il menù tutto napoletano proposto dal Grand Hotel Santa Lucia per la cena di gala; sobria ed elegante l’accoglienza, per il pranzo e l’aperitivo, al Circolo Canottieri, Palazzo San Teodoro e Museo del Corallo Ascione.  «Questa città ci ha incantato». È il commento unanime. Partenope colpisce ancora.