È in scena allo ZTN, sabato 18 e domenica 19 novembre, e la settimana seguente sabato 25 e domenica 26 novembre, I racconti del baule, uno spettacolo scritto targato Naviganti InVersi, scritto da Maurizio D. Capuano e diretto da Gennaro Monforte. 

 

Cinque corti teatrali che si intrecciano a formare un unico spettacolo, un lungo percorso temporale diviso in capitoli, in ordine sparso, il cui filo cronologico sarà ricostruito pian piano dagli spettatori e una messinscena che si potrebbe definire tarantiniana. Svariate, d'altra parte, sono le citazioni al pulp, e in particolare ai film del regista americano, da "Le Iene" a "Django Unchained", passando per "Pulp Fiction" e "Kill Bill". Elemento sempre presente in scena un baule, vero protagonista in quanto oggetto attorno al quale tutta la vicenda si snoda. 

 

La storia si svolge dietro le quinte di un teatro, alcuni scatoloni e al centro scena un grande baule contenente vestiti e oggetti di scena. Ma quando il baule sarà "coinvolto" in un omicidio il teatro verrà sigillato. Passati alcuni anni dal crimine che ne ha segnato la fine dell'attività artistica, lo stabile sarà trasformato in un motel, e le quinte saranno tramutate in una delle camere. Il baule tuttavia rimarrà lì, come la sua "maledizione" del resto. Dopo un ennesimo fatto di sangue, anche il motel verrà chiuso al pubblico, per poi diventare, anni dopo, una palazzina con appartamenti privati. Tempo dopo, due agenti di polizia, che hanno seguito, per caso o per destino, tutti i delitti che si sono consumati in quel luogo, ritorneranno in quei locali, dove il baule li attende, per compiere e portare a termine la sua "maledizione".