Arrivano le prime regole sui droni commerciali. La Federal Aviation Administration, l'ente che controlla e gestisce i cieli statunitensi, ha proposto infatti una bozza di regolamento sull'uso dei droni in base a cui i voli potranno avvenire solo nelle ore diurne sotto i 150 metri d'altitudine, e i droni dovranno essere visibili a occhio nudo da chi li comanda a distanza. Secondo quanto scrive il Washington Post, la regolamentazione della FAA richiederà un processo di revisione ch si dovrebbe protrarre fino al 2017 prima di dare l’autorizzazione a oltre 7mila imprese che vorranno far volare gli apparecchi e che, secondo le anticipazioni, dovranno superare una prova scritta di competenza, pagare 200 dollari di tasse e registrare il velivolo. 

La regolamentazione della FAA non riguarda tutti i modelli di droni ma soltanto quelli che pesano fino ai 25kg. Per quelli più grandi, o molto più piccoli, serviranno regole apposite: sotto una certa soglia di grandezza non serviranno particolari permessi, eccetto una dichiarazione di competenza delle regole base sulla sicurezza. La bozza del regolamento dovrà essere sottoposta ad una serie di passaggi, per cui le norme definitive non sono attese prima del 2017.

La proposta rischia di scontentare quelli che vorrebbero utilizzare questi apparecchi per coprire lunghe distanze come ad esempio Amazon e Google che avevano già profetizzato, attraverso alcuni spot in rete, l'utilizzo dei droni per scopi commerciali. "La Federal Aviation Commission deve iniziare e concludere rapidamente il processo formale per rispondere alle esigenze del nostro business e dei nostri clienti", ha detto Paul Misener, vicepresidente di Amazon, che con il servizio "Prime Air" punta a recapitare merci con i droni nel giro di mezz'ora dall'acquisto online. "Senza l'approvazione dei nostri test negli Usa, saremo costretti a far crescere ulteriormente all'estero la ricerca e lo sviluppo di Prime Air", conclude.