Il momento in cui l'uomo ha alzato gli occhi verso il cielo e ha iniziato a porsi delle domande sulla sua esistenza ha rappresentato il primo stimolo per cercare risposte negli astri e nella volta celeste, dando il LA a quella curiosità, a quello spirito di avventura e desiderio di sapere che ha portato molti anni dopo alle prime missioni spaziali.

Chiaramente, dalle prime osservazioni con il telescopio di Galileo al lancio della prima sonda e poi della prima stazione orbitante, il genere umano ha fatto dei passi da gigante nel campo del progresso scientifico e tecnologico: a partire dalla seconda metà del XX secolo, grazie allo sviluppo di tecnologie all'avanguardia, al proliferare di esperimenti scientifici ai limiti dell'umano e alla integrata collaborazione tra le super potenze internazionali, è stato possibile inviare satelliti in orbita, sonde nello spazio, rover su pianeti, comete e asteroidi del sistema solare, nonché equipaggi sempre più preparati ad affrontare situazioni di vita estreme.

Cosa c'è dietro una viaggio nello spazio

Anche se la letteratura e il cinema ci hanno mostrato solo il lato affascinante e avventuroso dei viaggi nello spazio, questi non sono delle passeggiate che si compiono con leggerezza, ma delle missioni altamente specializzate che prevedono un'organizzazione puntualissima di ogni dettaglio, dai calcoli statistici a quelli prettamente matematici, onerosi investimenti economici, nonché una professionalità e una preparazione di altissimo livello di tutti i partecipanti alla missione, anche di quelli a terra. Tutto questo nella comune consapevolezza che anche un piccolo passo avanti della missione precedente, potrà rappresentare una preziosa conquista e un nuovo punto di partenza per quelle successive.

Si pensi alla missione Juno, iniziata nel 2011 e inserita nel programma spaziale della NASA noto come New Frontiers, che il 4 Luglio del 2016 ha iniziato la sua fase decisiva, che si concluderà con la distruzione della sonda stessa sulla superficie del pianeta gassoso. Il campo gravitazionale di Giove è infatti così ricco di radiazioni che la sonda non ha possibilità di uscirne illesa, per cui gli scienziati hanno elaborato dei complessi calcoli per lanciare la sonda juno a velocità massima e per farla orbitare intorno al pianeta, quel tanto che basta per raccogliere le informazioni utili a valutare le caratteristiche del pianeta e dei suoi satelliti. Un investimento dispendioso che si concluderà con la distruzione della sonda, ma accettabile per il progresso delle conoscenze che questo viaggio spaziale potrà assicurare.

C'è sempre una prima volta

Come è nato il nostro Sistema Solare? Ci sono altri pianeti abitabili oltre al nostro? Esistono altre forme di vita intelligenti, e soprattutto, sono interessate a entrare in contatto con noi?

Queste sono solo alcune delle domande che hanno acceso nell'uomo di desiderio di esplorare lo spazio e di mettersi in gioco, compiendo sempre dei passi in avanti in questo viaggio di scoperta, che hanno rappresentato un successo non solo per i singoli equipaggi e per le loro nazioni di appartenenza, ma per l'umanità intera.

Le tappe di questa progressiva conquista dello spazio sono molte e cariche di emozioni, e sono destinate a essere ricordate come eventi epocali che hanno segnato la nostra storia.

La prima data da ricordare è il 1957, anno in cui l'uomo ha lanciato per la prima volta un oggetto nello spazio, ossia il satellite artificiale russo Sputnik 1, e ha poi mandato un essere vivente a orbitare intorno alla Terra, la celebre cagnetta Laika.

Il 1961 segna un altro successo dei russi che, per la prima volta, riuscirono a inviare un uomo nello spazio, l'astronauta Jurij Gagarin, e due anni dopo anche una donna, ossia Valentina Vladimirovna Tereskova: visto il periodo, si trattò di un traguardo eccezionale anche per il genere femminile, che la nostra nazione è riuscito a eguagliare solo nel 2014, con l'invio di Samantha Cristoforetti sulla Stazione Spaziale Internazionale. Questa è stata lanciata nel 1998 grazie a un progetto congiunto frutto della collaborazione tra 5 agenzie spaziali: la statunitense NASA, la canadese CSA, la russa RKA, l'europea ESA e la giapponese JAXA.

Né vincitori né vinti

Ma tornando ai primi viaggi spaziali, a partire dagli anni 60' si ebbe una specie di gara tra russi e americani per ottenere maggiori risultati nella conquista dello spazio, che vide il suo apice nel 1969, quando la missione statunitense Apollo 11, dopo vari tentativi falliti, riuscì a portare sul suolo lunare due astronauti: Neil Armstrong e Buzz Aldrin.

Un piccolo passo per l'uomo, un grande passo per l'umanità, è la frase storica che ha segnato questa missione e che racchiude lo spirito delle missioni spaziali nel loro complesso.

La speranza di tutti è che, con il progresso delle conoscenze e l'evoluzione tecnologica, dall'uso di sonde robotizzate, celeberrime le Pioneer e le Voyager, al collaudo delle prime stazioni spaziali e dell'impatto della gravità zero sulla nostra qualità della vita, l'uomo riuscirà a carpire tutti i segreti dei pianeti del nostro sistema solare, per poi dedicarsi all'esplorazione dello spazio ignoto. Fino ad allora, per goderci una suggestiva anticipazione, potremo affidarci solo ai migliori film di fantascienza.