CASERTA. Inchiesta contro i "furbetti" del cartellino: sono due i dipendenti della Reggia di Caserta sottoposti a misura cautelare nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere su casi di assenteismo nel complesso vanvitelliano. Entrambi sono stati raggiunti dall'obbligo di presentazione quotidiana a un ufficio di polizia, immediatamente prima dell'inizio dell'orario lavorativo e immediatamente dopo la sua conclusione. Sono indagate altre 4 persone. I reati per i quali si procede sono truffa aggravata e continuata e false attestazioni sulla presenza in servizio. Le indagini hanno accertato che i due destinatari dell'ordinanza, eseguita dalla Polizia di Stato di Caserta, si assentavano volontariamente per diverse ore dal posto di lavoro durante l'orario in cui avrebbero dovuto svolgere le loro mansioni, privi di qualsivoglia autorizzazione da parte della Direzione amministrativa e "con le aggravanti di aver commesso il fatto in danno di un ente pubblico e in violazione dei doveri inerenti il pubblico impiego svolto", spiega il procuratore di Santa Maria Capua Vetere, Maria Antonietta Troncone. Secondo gli investigatori, infatti, il furto in questione sarebbe stato "agevolato evidentemente proprio dalla mancanza di sorveglianza" che i due destinatari della misura cautelare "avrebbero dovuto assicurare". Le indagini si sono avvalse di attività di pedinamento e di intercettazioni video ambientali effettuate tra settembre e novembre 2016. I dipendenti coinvolti, secondo la Procura di Santa Maria Capua Vetere, "si procuravano un ingiusto profitto pari alla porzione di stipendio percepita pur non lavorando, arrecando un pari danno all'ente pubblico di appartenenza che ha retribuito prestazioni lavorative non effettuate e con l'ulteriore danno patrimoniale e di immagine correlato alla mancata presenza del dipendente, per giunta addetto ad un delicato servizio, quello di vigilanza, all'interno della Reggia esposta così al rischio di atti di vandalismo e non solo". Le immagini acquisite durante l´indagine, hanno accertato che R. N., del '56, dopo aver "badgiato" lascia il posto di lavoro per andare in un noto ristorante casertano per consumare un pasto e poi per recarsi presso un bar vicino dove, nonostante la vicina presenza del direttore della Reggia ed incurante di questo, si accomoda ad un tavolino del locale per sorseggiare bevande e rimanervi per varie ore, facendo quindi rientro in sede per completare il suo turno lavorativo. In un'altra circostanza, lo stesso dipendente, dopo aver certificato il suo ingresso al lavoro, a bordo della sua vettura condotta dalla moglie, fa addirittura rientro a casa per poi recarsi alla Reggia vanvitelliana solo per vidimare la fine del suo turno di servizio. G. M., del ´59, alla stregua del primo, subito dopo aver "badgiato" il suo cartellino, lascia il real sito e, seguito a distanza da un'auto civetta della Polizia, si reca ad Aversa dove sosta in un parco privato. Poi, il dipendente lascia il sito per far rientro alla Reggia solo per certificare la fine del suo turno di lavoro, che in pratica non ha mai svolto.