Come ha preannunciato il Presidente del Consiglio, il 16 dicembre 2015 rappresenta il giorno del funerale dell’imposta Tasi, cioè l’odiata tassa sulla prima casa. La Tasi è l'acronimo di Tassa sui Servizi Indivisibili, la nuova imposta comunale istituita dalla legge di stabilità 2014. Essa riguarda l’imposta sulla prima casa e i servizi comunali rivolti alla collettività, quali la manutenzione stradale o l’illuminazione comunale. La grande novità della Tasi è che il soggetto passivo non è solo il proprietario a qualsiasi titolo dei fabbricati, ma anche l'affittuario, di fatto la Tasi è pagata da chi possiede o detiene a qualsiasi titolo fabbricati, ivi compresa l'abitazione principale e aree edificabili, come definiti ai sensi dell'imposta municipale propria, ad eccezione, in ogni caso, dei terreni agricoli. In questi giorni in Parlamento si discute la Manovra di stabilità 2016 e tra le proposte presentate vi è l’ abolizione dell’imposta sulla prima casa. Il 16 dicembre comunque dovrà essere pagato il saldo e pertanto i contribuenti dovranno determinare i valori da versare. Le fasi previste sono: verificare la delibera comunale che, alla data del 28.10.2015, risulta pubblicata sul sito Internet www.finanze.it; verificare le aliquote e le detrazioni, calcolare il saldo della Tasi e conguagliare con quanto versato in acconto. Nel caso in cui le delibere non fossero state pubblicate si utilizzeranno le aliquote/detrazioni riferite all'anno precedente. Ai fini del calcolo bisogna moltiplicare le aliquote per la basa imponibile, e successivamente alla determinazione del valore da pagare, è necessario scomputare quanto versato a titolo di acconto. L'imposta va rapportata ai mesi e alla percentuale di possesso, computando per intero il mese nel quale il possesso si è protratto per almeno 15 giorni. La Tasi si applica alle abitazioni principali, e vengono considerata abitazioni principali, quelle dove il contribuente risiede abitualmente e non può essere più di una su tutto il territorio nazionale. Il presupposto impositivo è la detenzione - possesso di immobile ubicato in italia. Con decorrenza 2015 viene assimilata ad abitazione principale, l’immobile sito in Italia e di proprietà di Italiani non residenti a condizione che è posseduta da cittadini italiani: non residenti in Italia; iscritti all'Aire(Anagrafe degli italiani residenti all'estero); già pensionati nei rispettivi paesi di residenza; posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia; e ultima condizione che non risulti locata o data in comodato d'uso. Ulteriore verifica da effettuare. È quella relativa alla rendita catastale, che potrebbe essere variata (riferimento è al 1° gennaio 2015); o alle diverse modalità di utilizzo del fabbricato (2014 abitazione principale e nel 2015 tenuto a disposizione), l’acquisto o la vendita di un immobile nel corso dell’anno 2015. Le pertinenze godono delle agevolazioni relative all'abitazione principale, limitatamente ad una singola pertinenza , anche se il contribuente ha più di una pertinenza solo su una di essa potrà godere dei benefici prima casa. ll versamento può essere effettuato con modello F24 o con bollettino di conto corrente postale, e, deve essere effettuato arrotondando all'unità di euro, il versamento minimo previsto è di 12 euro, salvo che il Comune non abbia previsto soglie diverse. Se il versamento avviene con il modello F24, potrebbe essere compensato il debito con eventuali crediti del contribuente, in alternativa è possibile effettuare il versamento con bollettino di c/c/p, indicante il numero di c/c “1008857615”, valido per tutti i Comuni. Il bollettino può essere presentato sia in forma cartacea che utilizzando il canale telematico. Qualche anticipazione sulla manovra in corso di approvazione, oltre all’abolizione della Tasi per il proprietario/detentore, si prevede, l'eliminazione della tassa sull'abitazione principale per l’immobile assegnato al coniuge separato, e sulla seconda casa data in comodato d'uso a un parente di primo grado e per quell’immobile concesso in uso a genitori e figli. Speriamo che questo Governi licenzi al più presto questa odiosa imposta.