Aumentano i viaggi per vacanze, mentre diminuiscono quelli per lavoro. È quanto emerge dall’ultimo report dell’Istat da cui si rileva che lo scorso anno gli italiani hanno compiuto complessivamente 66 milioni e 347mila viaggi con almeno un pernottamento, pari ad un incremento dello 0,44% rispetto al 2016. In crescita è pure la durata media dei viaggi che si attesta a 5,8 notti (6 per quelli di vacanza e 3,5 per quelli di lavoro), per un totale di circa 383 milioni di pernottamenti (+7,7%). In particolare, gli spostamenti per motivi di vacanza sono circa il 91% del totale e risultano in aumento del 2,27%, soprattutto quelli con oltre quattro pernottamenti (+9,1%); il restante 9% è rappresentato da viaggi per motivi di lavoro, in calo del 15,58%, raggiungendo il livello più basso dal 2007 (5,7 milioni). Il 21,8% degli italiani, nel 2017, ha compiuto almeno un viaggio, in media, in un trimestre (+2,6 punti percentuali rispetto all’anno precedente): i più attivi appaiono i residenti nel Nord-Est (1,6 viaggi medi procapite all’anno), mentre quelli del Mezzogiorno sembrano più stanziali (0,6). In ogni caso, si viaggia di più nella “bella stagione”: il trimestre estivo si conferma, infatti, quello con la maggiore concentrazione di vacanze. Tra luglio e settembre parte più di un terzo della popolazione (34,8%): il 28,8% dei residenti fa almeno una vacanza lunga, il 9,8% almeno una breve. I vacanzieri aumentano del 7,6% rispetto all’estate del 2016, soprattutto tra i ragazzi fino a 14 anni (+19,0%) e nella popolazione di età compresa fra 25-34 anni (+10,4%) e tra i 55-64 anni (+22,4%). Nell’81% dei casi i viaggi hanno come destinazione principale località nazionali, mentre nel restante 19% sono privilegiate le mete estere situate, principalmente, nei Paesi dell’Unione europea (13,4%). Le vacanze lunghe estive in Italia si svolgono più frequentemente in Emilia-Romagna (13,6%) e Puglia (12,4%), mentre il Trentino-Alto Adige è la meta preferita in inverno (14,0%) e in autunno (12,4%). Per le vacanze lunghe primaverili emerge la Campania, che risulta prima nella graduatoria del trimestre aprile- giugno (18,6%). Tra le destinazioni straniere, invece, spiccano la Spagna per le vacanze lunghe (13,6%) e la Francia per quelle brevi (15,8%) e per i viaggi di affari (17,7%). Oltre i confini europei, spicca la preferenza per gli Stati Uniti sia nel caso delle vacanze lunghe (4,1%) che per i viaggi d’affari (7,1%). Gli alloggi privati si confermano la sistemazione prediletta (54,3% dei viaggi e 62,3% dei pernottamenti), soprattutto per le vacanze lunghe (59,1% dei viaggi, 65,5% delle notti), mentre il ricorso alle strutture alberghiere è più frequente nei viaggi di lavoro (80,6% dei viaggi e 70,7% delle notti). Nel 2017 aumenta l’incidenza dei viaggi con prenotazione diretta (55,7%, contro il 50,2% del 2016), soprattutto attraverso internet (44,1). La prenotazione tramite agenzia o tour operator, che riguarda complessivamente il 7,4% dei viaggi, è stabile e più frequente per gli spostamenti di affari (9,5%) e per le lunghe ferie (8,9%). Infine, l’auto si conferma il mezzo di trasporto più utilizzato per viaggiare (61,4%), sebbene in leggera diminuzione in confronto al 2016 (64,2%). Seguono, a grande distanza, l’aereo (18,6%, in crescita rispetto al 16,1% del 2016) ed il treno (9,8% nel 2017 e 10,3% l’anno precedente). Stabile si mantiene il ricorso a nave (2,2%) e camper (1,5%), mentre aumenta l’appeal del pullman (5,1% dei viaggi nel 2017 contro il 3,4% dell’anno prima).