Esiste un ostinato abito dell’essere che veste la ragione e il sentire dell’uomo. Un ancestrale bisogno di rappresentare ed esprimere il “sé”, per non lasciarlo diventare pura fantasmatica astrazione ma condurlo verso un’incarnazione capace di mediare la fera spirituale, emotiva, con quella viscerale, materiale.

Una delle forme d’arte deputate a tale compito è lo Slam Poetry che, domenica 24 marzo, a partire dalle 20:00, vedrà, sotto l’egida del collettivo Caspar, quale proprio palcoscenico “performativo”, lo storico locale napoletano del Mamamu, longeva e ultra ventennale realtà impegnata nella promozione di eventi musicali e culturali.

Dopo la serata del 15 febbraio - racconta Claudio Lamberti, M.C. dell’evento - torniamo a Napoli in un’altra bellissima cornice e lo facciamo, come sempre da due anni a questa parte, con entusiasmo e curiosità. L’area napoletana è per il nostro collettivo un terreno quasi inesplorato: il campionato regionale dello scorso anno, infatti, non ha avuto tappe a Napoli, e uno dei nostri obiettivi per l’anno nuovo era proprio quello di “colonizzare” anche il capoluogo, la cui storia e il cui substrato artistico e di idee sono fra i più ricchi nella cultura mondiale. Da militanti della poesia viscerale, non potevamo esimerci dall’esplorare la culla della visceralità per eccellenza. Siamo sicuri che, anche in questo secondo appuntamento, i napoletani sapranno regalarci partecipazione e anima, e che la poesia possa essere di nuovo protagonista indiscussa. Vi aspettiamo!”.

Quello del Mamamu sarà il secondo appuntamento del Caspar, valevole per le qualificazioni provinciali del campionato nazionale di Slam Poetry del circuito Lips, per l’occasione caratterizzato dalle poesie dei dieci scrittori in gara: Stella Iasiello, Gianni ValentinoMarco Masturzo, Camillo De FeliceFrancesca Mazzoni, Sasa Sasa, Gaetano Napolitano, Eleonora Battinelli, Daniele Ricciardi e Federica Soriano.

Ad introdurre la serata, l’esibizione poetico musicale Cannel E3, costola del più ampio collettivo E3, in formazione composta da Lucio Pacifico alla voce narrante, Riccardo Colicchio al sassofono tenore, Marco Sica ai semi-modulari, al basso e al Chapman stick e Giuseppe Celardo alla batteria.

Lo Slam Poetry, come da tradizione, per dare “voce all’uomo”, riserverà uno spazio dedicato all’open mic aperto alla “vox pupuli”.