Come accade spesso quando si parla di Napoli, si fa di tutte le erbe un fascio senza sapere o voler distinguere tra la stragrande maggioranza di cittadini onesti e chi invece merita di essere messo ai margini". Così Luigi Giamundo, presidente dell'Associazione Museo del Vero e del Falso, compagine di imprenditori nata nel 2015 in seno al sistema di Confindustria Campania, per favorire la cultura della legalità e valorizzare l’etica d’impresa. Le parole arrivano all'indomani della polemica innescata dalle parole di Giorgio De Rita, segretario generale del Censis sul "senso civico deficitario" dei napoletani. "Nessuno vuole negare la realtà, noi diciamo solo che queste polemiche fanno il gioco solo di chi non vuole cambiare le cose e impiccarsi agli stereotipi. Le iniziative realizzate sinora e il successo ottenuto dimostrano che invece molto si fa e moltissimo si può fare". Best practice in Italia, l'Associazione per la realizzazione delle propria mission ha intrecciato partnership con la Magistratura, la Procura Nazionale Antimafia, la Guardia di Finanza e l’Agenzia della Dogane. 

Tra il dicembre 2016 e marzo 2017 l'Associazione "Museo del Vero e del Falso" ha promosso presso il Complesso Museale di San Domenico a Napoli la mostra didattica “Con i Giocattoli nun s’pazzea” in collaborazione con la Procura della Repubblica di Napoli. Il percorso didattico ha fatto registrare più di 7mila visite in quattro mesi. L’esposizione è stata arricchita da giochi interattivi basati su sistemi di intelligenza artificiale sviluppati ad hoc dal NAC – Laboratorio di Cognizione Naturale e Artificiale della Federico II di Napoli, grazie ai quali piccoli e grandi possono sfidarsi a riconoscere i giochi veri dai “pezzotti” e imparare le regole basilari per acquistare prodotti in tutta sicurezza. 

“Per il prossimo anno – conclude Luigi Giamundo, presidente dell’Associazione Museo del vero e del Falso – abbiamo presentato domande di partecipazione ai progetti scolastici Pon  presso due istituti superiori di Napoli e stiamo mettendo a punto un progetto con il sistema camerale per realizzare delle mostre itineranti nelle cinque province campane per arrivare a coinvolgere utenti oltre il territorio napoletano. Ogni Camera di Commercio ospiterà una mostra temporanea in cui i visitatori potranno rendersi conto anche in modo ludico dei pericoli che si nascondono dietro prodotti fabbricati senza alcun rispetto per i consumatori”.