ROMA. «Ciao Matteo, siamo contenti che tu sia contento che finalmente la scuola sia al centro del dibattito del Paese. Di certo però non è merito tuo e del tuo governo». Inizia così la replica - ironica - degli studenti alla "video-lezione" del premier sulla riforma della scuola.

 
«Renzi si arroga il merito di aver aperto il dibattito nel Paese sulla scuola. In realtà è proprio lui e il suo Governo ad aver tentato di silenziarlo, manganellando gli studenti, sgomberando le scuole in occupazione o tacciando gli studenti e i professori di squadrismo. Siamo stati noi a porre la scuola al centro dell'attenzione, perché proprio quest'ultima è al centro di un attacco!» dichiara Danilo Lampis, Coordinatore Nazionale dell'Unione degli Studenti.

«Continuano a portare avanti un modello di scuola autoritario con un dirigente che continua a decidere tutto in forma diretta ed indiretta, succube dei privati, che legittima le disuguaglianze attraverso il 5 X 1000 e lo school bonus invece che abbatterle e che mette in concorrenza falsata scuole pubbliche e private, concedendo nuove agevolazioni a favore di queste ultime. Non c'è un euro sul diritto allo studio - sottolinea Lampis - e non si pensa a finanziare realmente la scuola pubblica per raggiungere la media di investimenti europea».