TORINO. Sospetto caso di legionella a Torino. Vittima sarebbe una donna sessantenne deceduta in una clinica del capoluogo piemontese. Secondo le prime indiscrezioni, la donna - che è deceduta la scorsa settimana - potrebbe aver contratto il batterio mentre si trovava in vacanza. I sintomi si sarebbero manifestati al ritorno, di qui il ricovero in clinica. 

A quanto si apprende, la paziente aveva una situazione clinica compromessa da altre patologie e, al momento del ricovero, sarebbe stata affetta da polmonite, che i successivi accertamenti avrebbero riscontato legata a legionella. Sul caso sono in corso approfondimenti da parte dell'Ufficio d'igiene.

LOMBARDIA - Intanto, in Lombardia, ci sono un decesso certo e 12 casi confermati di legionella. E’ questo l’ultimo bilancio accertato, come spiega Giulio Gallera, assessore lombardo al Welfare, nel corso del suo intervento in Consiglio regionale, sottolineando che "la legionella non si propaga bevendo acqua o per contagio tra persone: non c’è nessun motivo per chiudere le scuole" afferma, facendo il punto sull’allarme polmonite.

GRAVE 29ENNE - Un 29enne bresciano è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva del San Gerardo di Monza, dopo aver contratto il batterio della legionella. Le sue condizioni sarebbero gravi ma stabili. "Il 70% delle persone che è stata colpita dalla polmonite - spiega l'assessore - sono uomini e tendenzialmente persone anziane over 60, con qualche eccezione come questo ragazzo di 29 anni. Tutte le persone, compreso questo ragazzo, avevano dei quadri clinici particolarmente complessi.