MILANO. Non meno di ventimila secondo il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Non meno. Perchè la manifestazione “Nessuno tocchi Milano” andata “in scena” ieri per le strade della città ancora devastata dalla furia dei Black Bloc, è stata una rivolta popolare piuttosto che un corteo degli anti-antagonisti. Le piazze stavolta si sono animate di bambini, famiglie, uomini e donne che hanno portato in piazza scope e detersivi per ripulire la città dai graffiti e dalla devastazioni. Tra i cittadini c'era anche Roberto Vecchioni: «La violenza non è giustificabile in alcun modo - ha detto - quello che hanno fatto a Milano è come una coltellata a un innocente». In piazza gli assessori, il segretario del Pd Pietro Bussolati. «Grazie a tutti questa è la festa della Milano che unisce, che reagisce, che dice no a ogni sopruso e violenza». E ad aprire il corteo Pisapia che ha salutato, quasi uno per uno, i cittadini che si sono radunati a piazzale Cadorna. Pisapia è stato accolto dagli applausi dei cittadini e in risposta ha mostrato dal palco una sciarpa con la scritta Milano. «È una piazza bellissima - ha continuato - per dire no a chi tenta con la violenza a ognuno di esprimere le proprie idee». Milano con Expo «sarà al centro del mondo per sei mesi - ha concluso - e noi siamo orgogliosi. Ma vogliamo anche dire che nessuno deve osare toccare la nostra città, altrimenti noi e la città ci ribelleremo». «Il  presidente della Repubblica Sergio Mattarella mi ha telefonato per dire a me, a voi cittadini, che è entusiasta della risposta che Milano ha dato», ha aggiunto Pisapia, «il presidente mi ha anche detto che dobbiamo essere orgogliosi e dare l’esempio a tutto il Paese».