ROMA. «C’è un nuovo clima, l’audizione di don Antonello Mennini (nella foto) può permettere un contributo importante per sapere cosa è successo durante il rapimento di Aldo Moro». Giuseppe Fioroni, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di  Moro, a proposito della prossima audizione a San Macuto, lunedì 9 marzo, che vedrà presente il Nunzio apostolico vaticano in Gran Bretagna, ex confessore del presidente Dc, ucciso 37 anni fa. Secondo Francesco Cossiga, nel 1978 ministro dell’Interno, don Mennini entrò nel covo Br e lo confessò durante i 55 giorni. «Ho sempre creduto che raccolse la sua confessione prima della condanna a morte, anche se Moro non aveva certo bisogno. Mi sentii giocato. Seguendolo avremmo potuto trovare Moro. Ma ancora oggi il Vaticano è riuscito a fare in modo che il prete non potesse essere interrogato mai dacarabinieri e polizia. Avevamo messo sotto controllo telefonico e sotto pedinamento tutta la famiglia e tutti i collaboratori. Ci scappò don Mennini. Credo che le Br gli permisero di recarsi nel covo.