Vasta operazione antiterrorismo nei confronti di 6 presunti estremisti islamici, alle prime ore di questa mattina, in diverse province della Lombardia e del Piemonte.

In manette, con l'accusa di "partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale" sono finite 4 persone, mentre due sono ancora latitanti: fermata una coppia di marocchini, regolare sul territorio italiano e residente in provincia di Lecco (insieme a due figli che provvisoriamente sarebbero stati affidati ai nonni), un altro marocchino di 23 anni della provincia di Varese, già conosciuto alle forze dell'ordine perché fratello di un presunto 'Foreign fighter' espulso dall'Italia a gennaio 2015 e probabilmente morto in Siria mentre combatteva per il Califfato. La quarta persona fermata è una donna, sorella del marocchino Mohamed Koraichi, che invece è ancora latitante assieme alla moglie.

Il 23enne della provincia di Varese, Moutharrik, giovane pugile di fama, "aveva ricevuto l'ordine di fare attentati in territorio italiano, in particolare su Roma, città vista dallo Stato islamico come luogo simbolo di pellegrinaggio dei cristiani". E' quanto ha spiegato il procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli, nel corso di un incontro con la stampa. Le persone arrestate comunicavano tra loro soprattutto "attraverso audio pre-registrati poi inviati su WhatsApp ", ha aggiunto Romanelli. 

A dare l'ordine di colpire è stato Mohamed Koraici, che da tempo ha raggiunto con la moglie italiana e i tre figli lo Stato islamico dove è combattente: proprio queste sollecitazioni ad agire hanno determinato gli inquirenti a eseguire gli arresti con urgenza.

Tra i 6 destinatari dell'ordine di arresto disposto dal gip di Milano, Manuela Cannavale, c'è quindi anche la coppia sparita circa un anno fa da Bulciago, in provincia di Lecco: Mohamed Koraici, marocchino di 32 anni, e Alice Brignoli, 39enne italiana che si è convertita all'Islam con il nome di Aisha.

I due risultano latitanti: non si ha più nessuna notizia di loro dal febbraio 2015 quando, stando alle indagini condotte dal pool dell'antiterrorsimo di Milano, sarebbero partita per la Siria insieme ai tre figli.

L'operazione ha visto impegnata la polizia di Lecco, Varese e Milano, insieme al Servizio Centrale Antiterrorismodella Dcpp/ Ucigos e al Ros dei Carabinieri, supportato dai comandi territorialmente competenti.