CASERTA. “La corruzione come freno all’economia - Le scelte di sviluppo economico” , questo tema di grande attualità è stato discusso a iniziativa dell’associazione “Risorse e Futuro” di Caserta nella sala conferenze del College della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. La tavola rotonda è stata organizzata, in collaborazione con il Dipartimento di Economia della Seconda Università, in perfetta sintonia tra il presidente dell’associazione Andrea Della Selva, magistrato, già presidente del Tribunale di Santa Maria C.V. attualmente presidente della Commissione Tributaria di Napoli e il rettore della Sun Giuseppe Paolisso. Con il coordinamento del giornalista Nando Santonastaso, si sono confrontati Vincenzo Galgano (nella foto), già procuratore generale presso la Corte di Appello di Napoli, Clelia Mazzoni, direttore del Dipartimento di Economia della Seconda Università,  Paolo Emilio Mistrulli del Dipartimento di analisi economica della Banca d’Italia, Stefania Brancaccio, imprenditrice-Cavaliere del Lavoro. A fare da collante agli interventi dei relatori, la lettura, curata dal professor Massimo Santoro, di brani da “Il giorno della civetta” di Leonardo Sciascia e da “Napoli milionaria” di Eduardo de Filippo. “La corruzione, un tema che scuote le coscienze – ha detto Andrea Della Selva –, un male soffocante che paralizza il futuro: c’è rimedio?”. L’analisi scientifica del problema è stata fatta da Clelia Mazzoni, quella culturale da rettore Paolisso che proprio nella cultura indicava la opportuno prevenzione, quella tecnica da Paolo Emilio Mistrulli, dell’ufficio studi della Banca d’Italia, che riportandosi ai dati della economia criminale ricordava come l’amara realtà della corruzione, uccidendo la meritocrazia, paralizzi anche il futuro dei giovani. Il coordinatore Nando Santonastaso, chiedeva: “La corruzione può essere anche la conseguenza di troppe leggi, della farraginosità della burocrazia, della crisi economica?”. Da Stefania Brancaccio una vivace e argomentata risposta: “Troppe leggi? No, basta la Costituzione, piuttosto manca una cultura imprenditoriale vera e seria  che faccia scoraggiare chi ricorre alla corruzione per ottenere ciò che gli spetta di diritto”. D’accordo il presidente Vincenzo Galgano : “Se non c’è etica nei comportamenti, allora è difficile essere onesti. Necessita una cultura collettiva che deve consolidarsi nelle mani di chi ci governa”. In chiusura della tavola rotonda, l’intervento del sindaco di Caserta Pio Del Gaudio che ha sottolineato la farraginosità della burocrazia alla quale soccombe spesso la buona volontà dei pubblici amministratori.

Valentina Rampetta