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Rifiuti, il sindaco di Acerra: no a quarta linea termovalorizzatore

Rifiuti, il sindaco di Acerra: no a quarta linea termovalorizzatore

Appello a De Luca e Di Maio: abbiamo già dato troppo, pretendiamo che si alleggerisca il carico ambientale sul nostro territorio

ACERRA. «Ad Acerra la quarta linea non la farete. La Città di Acerra è contro l’ipotesi di realizzare una quarta linea dell’inceneritore. Questa Amministrazione, insieme a tutta la Città, sarà contro questa scellerata e pericolosa scelta politica che ancora una volta scarica sul territorio di Acerra l’ennesima emergenza rifiuti a discapito della sola Comunità che sopporta da anni l’impianto che brucia i rifiuti di tutta la Regione Campania». Così il sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri. «Chiediamo al Presidente della Regione Campania De Luca di rivedere il piano regionale dei rifiuti e di abbandonare ogni ipotesi di realizzare la quarta linea all’inceneritore di Acerra. Chiediamo al Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio di provvedere ad adottare provvedimenti legislativi chiari che impediscano la realizzazione di un’altra linea nell’impianto di Acerra e che vietino ogni ulteriore imposizione sul nostro territorio» continua il primo cittadino. «Regione e Stato ricordino che nei primi anni 2000, da più parti, fu proposta - soprattutto sotto l’egida del Vescovo Mons. Riboldi - la creazione ad Acerra di un polo pediatrico. Quel progetto è svanito nel nulla, mentre, superando tutte le resistenze locali, lo Stato ha imposto, con legge, la realizzazione e messa in esercizio dell’unico inceneritore della Regione Campania, che risulta essere il più grande d’Europa. Tutti ricordino che grazie alla Città di Acerra, che ha dovuto subire un ulteriore impatto ambientale e sanitario, la Campania è uscita dall’emergenza rifiuti» prosegue Lettieri. «Ora diciamo basta, la quarta linea ad Acerra non si farà. Riteniamo che in passato si sia fatta una scelta politica ben precisa: sacrificare un territorio a vocazione agroalimentare già martoriato dal punto di vista sanitario ed ambientale per salvaguardare altri territori non compromessi. Non consentiremo che ciò accada di nuovo, non permetteremo ulteriori danni. Pretendiamo invece che si alleggerisca il carico ambientale sul nostro territorio».

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