"Fortuna e' stata lanciata tra l'ottavo e il nono piano dell'isola C del parco Verde di Caivano, questo senz'ombra di dubbio". E' questa la conclusione choc a cui e' giunta l'ingegnere Antonio Ciarlegno, il consulente della Procura, incaricato di accertare da dove era stata lanciata nel vuoto la piccola Fortuna Loffredo, morta 24 giugno del 2014 dopo essere stata abusata sessualmente all'eta' di sei anni. Lo ha confermato questa mattina in aula davanti ai giudici della Corte d'Assise di Napoli dove e' imputato Raimondo Caputo detto 'Tito'', accusato di omicidio e violenza sessuale. Sotto processo anche la convivente Marianna Fabozzi, accusata invece di favoreggiamento negli abusi sessuali che Caputo avrebbe perpetrato nei confronti delle tre figlie minorenni della donna. Nella terza udienza hanno sfilato i periti e i medici legali che hanno raccontato gli orrori nei quali ha vissuto Chicca, che e' stata abusata sessualmente. Nel momento del racconto dei risultati dell'autopsia Domenica Guadano, la mamma di Fortuna, e' scoppiata in lacrime ed ha lasciato l'aula 116 del Palazzo di Giustizia di Napoli. Per il medico legale Nicola Balzano la piccola e' sicuramente caduta di spalle "leggermente inclinata sul lato destro da un'altezza superiore di 10 metri". Quando e' stata lanciata: "Fortuna era viva e cosciente. E da quello accertato non aveva subito violenze fisiche, del tipo che sono procurate quando ci si difende da un'aggressione".