di Mario Pepe

NAPOLI. Le indicazioni che il sindaco Luigi de Magistris aveva dato dopo le dimissioni di Ciro Maglione erano state precise: per il vertice dell’Anm serve una figura che abbia anche competenze dei trasporti. Sono 37 i nominativi che hanno presentato la candidatura per la nomina di amministratore unico o componenti del consiglio di amministrazione dell’azienda di trasporti napoletana. Scorrendo l’elenco, spuntano fuori i nomi di due ex consiglieri comunali: si tratta di Salvatore Galiero e Rosario Giudice. Il primo vanta un’esperienza di tre consiliature, dal 1997 al 2011 ed è stato fino al luglio dello scorso anno presidente della commissione Enti locali dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Napoli. Attualmente è componente del collegio sindacale dell’Anm e di quello dei revisori dei conti dell’ente regionale del Bacino idrografico del fiume Sarno. Giudice, invece, è am-ministratore e broker assicurativo della Q Broker Insurance e Services ed è stato, dal febbraio 2011 ad aprile del 2012, della Eavbus. Nel suo curriculum politico, l’elezione a consigliere circoscrizionale  di Vicaria-SanLorenzo dal 1992 al 1994 e l’incarico di presidente della comissione Scuola. Nel maggio 2006 l’elezione nell’assise cittadina con la Margherita della quale è stato anche componente della direzione regionale e capogruppo. Accanto a queste ci sono figure più spiccatamente tecniche. Vincenzo Molisso, dottore commercialista, è amministratore giudiziario dei beni sequestrati ai mafiosi presso le Sezioni misure di prevenzione del Tribunale di Napoli e di quello di Santa Maria Capua Vetere. Molisso è stato anche, dal 2014 al 19 gennaio dello scorso anno, commissario della Ctp, l’azienda di trasporto pubblico locale campana. Tra gli altri nomi che hanno presentato la candidatura anche Nicola Pascale, ingegnere, capo-staff dell’assessorato alla Mobilità, Infrastrutture e Lavori pubblici del Comune di Napoli. E Giuseppe Racioppi, che nel suo curriculum vanta incarichi di dirigente dell’Eav, di Metronapolie Trenitalia e quello di amministratore unico dell’Alifana. In-tanto, il Tribunale di Napoli, dopo aver letto l’istanza depositata dall’Anm e la relazione dei commissari, ha autorizzato il pagamento della quota di Tfr, accantonato presso l’Inps, a favore dei dipendenti già cessati dal rapporto di lavoro e di quelli che cesseranno il loro rapporto di lavoro. Via libera, inoltre, anche al pagamento degli arretrati degli assegni familiari ai dipendenti che, avendone diritto, ne hanno già fatto richiesta, nonché per quelli che ne faranno richiesta durante la procedura concordataria. I pagamenti delle competenze, secondo quanto annunciato dalla stessa azienda di trasporto, avverranno nel più breve tempo possibile.