NAPOLI. Forse non aveva tutti i torti il signor Pino Bozza, che si era difeso dall’accusa di aver parcheggiato la sua Ferrari nella zona riservata ai disabili. “Se non fosse stata una Ferrari, nessuno se ne sarebbe accorto”. Peccato che dalla ragione l’imprenditore titolare di una catena di ristoranti in città, “Antonio La Trippa”, fosse passato dalla parte del torto con quei video scomposti e offensivi nei confronti del consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli, che aveva solo fatto il suo lavoro di denuncia pubblicando quelle foto che inchiodavano Bozza.

È vero, però, che in città le strisce gialle per i disabili non sono rispettate da nessuno, non solo dai facoltosi imprenditori con il Testa Rossa. E nessuno ne ne accorge, nessuno denuncia, nessuno si indigna. Neanche se quelle zona di parcheggio riservato ai disabili li occupano i cassonetti dell’Asia, quindi, di fatto, quello stesso  Comune di Napoli che dovrebbe garantirne la fruibilità per chi vive in condizioni di disagio fisico. La foto che mostriamo in alto è stata scattata due giorni fa, di mattina, a Corso Novara, nella zona della Stazione centrale: si vede un cassonetto della raccolta differenziata piazzato al centro di una lunga zona riservata ai disabili. Altro che Ferrari di Bozza (nel riquadro), a Napoli anche la monnezza riesce ad imporre la legge del più arrogante.