NAPOLI. Una giornata per onorare i Caduti. Nel corso della celebrazione per il 4 Novembre, festa delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale, in piazza Plebiscito a Napoli è risuonato spesso il richiamo al centenario dell’ingresso dell’Italia nella prima guerra mondiale e alle vittime dei conflitti, spesso immolate per tener fede al giuramento supremo di salvare la Patria.  

deposizione della corona. Prima della cerimonia solenne, infatti, è stata deposta una corona sotto il monumento ai caduti al Mausoleo di Posillipo: poi, tutte le Autorità Civili e Militari cittadine, il cardinale Crescenzio Sepe, oltre alle associazioni Combattentistiche, Patriottiche e d’Arma si sono riunite di fronte alla Prefettura per l’Alzabandiera sulle note dell’Inno di Mameli.
«Viva le Forze Armate, viva l’Italia» è la frase  pronunciata sia dal prefetto Gerarda Maria Pantalone che ha evidenziato la necessità di «rinnovare la memoria dei Caduti appartenenti alle Forze Armate che nelle guerre mondiali del ‘900 sacrificarono la vita e di esprimere i sentimenti di gratitudine e rispetto per quegli uomini e le loro famiglie», sia dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris che ha sottolineato «il legame fra la nostra città e le Forze Armate che contribuiscono all’attuazione dei valori della Costituzione Italiana con il loro intervento in tante tragedie che si svolgono odiernamente, anche in scenari internazionali», nonché da Fulvio Bonavitacola vicepresidente della Giunta Regionale che ha dichiarato: «Festeggiare le Forze Armate significa anche festeggiare quelle che oggi sono in questa piazza e a cui la Regione Campania guarda con grande ammirazione, come esempio di solidarietà e rispetto delle persone contro i dilaganti egoismi individuali»· La festa delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale è proseguita con la lettura del messaggio inviato in occasione della ricorrenza dal ministro della Difesa Roberta Pinotti. 

onorificenze e cavalierati. In Prefettura si è svolta poi la consegna delle onorificenze attribuite dal Presidente della Repubblica: sono stati nominati cavalieri del Lavoro a Carmine Carotenuto di Terzigno, Antonio Galante di Sorrento, Giovanni Testa di Saviano, Luigi Ambrosio di San Giuseppe Vesuviano, Giovanni Di Monde di Roccarainola, Alfredo Venturino di Qualiano, Danilo Iervolino di Palma Campania, Antonio Ciniglio di Nola.
I titoli di Grande Ufficiale sono andati a Antonio Bene di Casoria, Pietro Campece di Casoria, Giuseppe Conte di Casalnuovo, Sergio Dell’aquila di Acerra, al Prefetto Marco Rosario Ruffo, a Ciro Matrone, Vincenzo Sabbatino, Luigi Buffardi, Carlo Caci, Lucia Cozzolino, Gennaro Emilio, Salvatore Esposito, Giulia Giordano, Luigi Lanzilli, Maurizio Vallone, Sergio Zeuli, mentre le Medaglie della Liberazione sono state attribuite a Raffaele Arcella e Vincenzo Montefusco e la bandiera nazionale è stata consegnata dal generale Franco Mottola Comandante Interregionale “Ogaden” dei Carabinieri all’Istituto Comprensivo Francesco Baracca.