Tutte le novità
21 Febbraio 2017 - 20:32
Le motivazioni della sentenza di Paolo Pietropaolo condannato a 18 anni di reclusione «Considerava Carla una sua proprietà»
NAPOLI. «Il pentimento di Pietropaolo non è autentico. Sicuramente l'imputato ha immediatamente compreso l'inaudita gravità della sua condotta, ma non è mai realmente maturata nel suo animo una reale riprovazione per il gesto da lui compiuto. Rivela una concezione proprietaria della donna». È quanto sostiene il gup del Tribunale di Napoli Egle Pilla nelle motivazioni della sentenza asserendo in sintesi che quello di Paolo Pietropaolo è un pentimento insincero e non gli si possono riconoscere le attenuanti generiche perchè l'uomo mirava unicamente a uno sconto di pena. E non solo. Secondo il giudice non ci sono i presupposti neanche per i disturbi psichici. L'uomo il primo febbraio dello scorso anno diede fuoco alla ex compagna Carla Caiazzo, 38 anni, di Pozzuoli incinta all'ottavo mese. Pietropaolo è stato condannato il 23 novembre scorso a 18 anni di reclusione, “incassando” tre anni in più rispetto alla richiesta avanzata dai pm Raffaello Falcone e Clelia Mancuso.
Le motivazioni. In settantaquattro pagine il giudice ripercorre la storia travagliata tra i due, «In una concezione proprietaria della donna che ha caratterizzato tutto il loro rapporto e che legittima un uomo anche ad usare violenza sulla sua compagna è immaginabile anche per Pietropaolo dar fuoco alla sua donna se lei va via con un uomo con il quale ha anche intrattenuto una relazione sentimentale. Per Paolo - scrive il gup - è insopportabile che Carla si faccia bella per altri e non per lui, è insopportabile che lei sia felice, che un altro uomo si congiunga carnalmente a lei che ha in grembo la loro figlia. Carla si è rivelata a lui 'una rosa con le spine' perché ha amato un altro uomo, perché sorride pur avendolo lasciato, perché è felice della bambina che ha in grembo anche se lui non gli è accanto. Per questi motivi va punita e le va dato fuoco»
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo