NAPOLI. Camorra, estorsioni e spaccio di droga sono le accuse a carico di 30 indagati in stato d'arresto dall'alba di oggi, tutti legati al clan Sequino, tra cui diverse donne. A eseguire l'ordinanza di custodia cautelare, chieste e oettenuta dalla procura antimafia, sono stati i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, agli ordini del maggiore Angelosanto, autori delle indagini. Sempre alle prime ore del giorno la Squadra Mobile della questura di Napoli (guidata dal dirigente Luigi RInella) ha eseguito un provvedimento restrittivo nei confronti di tre esponenti di vertice del clan Vastarella, anch'esso attivo nel rione Sanità, ritenuti responsabili, a vario titolo di associazione per delinquere di stampo camorristico, di associazione per delinquere finalizzata alla detenzione e alla cessione di sostanza stupefacente e di tentato omicidio ai danni di Sequino Giovanni, avvenuto a Napoli il 22 ottobre 2016. Uno dei tre, Alessandro Pisanelli, già latitante perché destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione di luglio dell’anno scorso, è stato catturato in un appartamento di Guidonia, in provincia di Roma, dopo avere tentato una rocambolesca fuga sui tetti dell’abitazione.

IL SINDACO. In merito agli arresti effettuati stamattina nel Rione Sanità di Napoli, il sindaco Luigi de Magistris ha voluto esprimere la sua riconoscenza nei confronti dei militari dell'Arma. «Voglio congratularmi con i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli e con la Magistratura napoletana - ha detto de Magistris - per l'esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare per fatti gravi di camorra eseguite questa mattina nel quartiere Sanità. Anche grazie a queste attività d'indagine la Sanità sarà progressivamente liberata dai tentativi del crimine di rallentare la rinascita di un quartiere dove la sua gente ha già scelto per la bellezza, lo sviluppo, la cultura e l'umanità».