PORTICI. La polizia ha arrestato 8 persone, ritenute legate a un clan della provincia vesuviana, per estorsioni in particolare ai danni di imprenditori nel settore dei videogiochi. Le manette sono scattate ai polsi di diversi componenti della famiglia malavitosa dei Vollaro che opera a Portici. Una cosca storica dell'area vesuviana, al vertice della quale per oltre 30 anni c'era il boss Antonio Vollaro (fratello di Luigi, detto il Califfo, deceduto nel carcere milanese di Opera il 3 dicembre dello scorso anno), ed alla sua morte, avvenuta il 3 luglio 2010, da suo figlio Raffaele. Agli arrestati contestati i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli e basate anche su intercettazioni e denunce di alcune delle vittima, hanno consentito di accertare anche i ruoli ricoperti da alcuni degli indagati all'interno del clan. Tra questi quelli di Luigi e Massimo Panzariello, che fungevano da esattori e che, ogni mese, si occupavano, per conto del boss Raffaele Vollaro di riscuotere la tangente imposta agli imprenditori, somma variabile a secondo del numero di apparecchi noleggiati a Portici. Gli investigatori hanno accertato anche la complicita' di Carlo Vollaro, fratello di Raffaele. Due arrestati, Giovanni Chivasso, detto il campione, e Antonio Acunzo, avevano il compito di convincere gli imprenditori o i gestori di sale gioco a ricorrere per il noleggio delle apparecchiature per il video-poker a un calabrese, Nicola Femia, esclusivista sul territorio nazionale di alcuni siti web esteri di giochi online, abusivamente attivi in Italia. Questi era coadiuvato da due persone, anche loro indagate, Vincenzo Sorrentino e Pasquale Ciappa. Il lavoro investigativo ha permesso di individuare questi giochi in alcuni siti, come www.morriscasino.it, www.vivaelite.com e www.texasclub.com.