NAPOLI. Il rapporto Italia-Francia, scosso nei mesi scorsi da tensioni e incomprensioni, riparte da Napoli, sede scelta in omaggio al presidente francese, che la considera "la città più bella del mondo". Giuseppe Conte ed Emmanuel Macron, accompagnati da undici ministri ciascuno, saranno domani nel capoluogo campano per il XXXV vertice intergovernativo, il primo dopo quello di Lione del settembre del 2017, a poco più di un anno - era il 7 febbraio del 2019 - dal richiamo dell'ambasciatore a Roma Christian Masset per protesta contro l'incontro dell'allora leader del M5S Luigi Di Maio con i gilet gialli, che segnò il punto più basso nei rapporti tra i due Paesi. Domani si riparte per "rilanciare una profonda relazione di amicizia e di fiducia", fa sapere l'Eliseo, che intanto sottolinea come, con l'Italia nel pieno dell'emergenza coronavirus, "sia importante essere presente" al fianco dei cugini d'Oltralpe "in questo contesto difficile". "La cooperazione tra Italia e Francia è storicamente inevitabile e politicamente irrinunciabile", dicono all'Adnkronos fonti diplomatiche, che confidano nell''operazione napoletana' per rafforzare il dialogo politico fra i due Paesi e lasciarsi alle spalle "le increspature" dei mesi scorsi. Il senso vero della svolta dovrebbe avvenire con l'annuncio della ripresa dei lavori del Trattato del Quirinale che, sul modello del Trattato dell'Eliseo che delimita la cooperazione franco-tedesca con consigli dei ministri congiunti e scambio di funzionari nei ministeri, dovrebbe "dare un quadro più stabile ed ambizioso" al rapporto italo-francese. 

L'idea del Trattato venne annunciata proprio al summit di Lione del settembre del 2017, ma da allora i lavori - iniziati qualche mese dopo - vennero sospesi a seguito delle tensioni tra i due Paesi. Tensioni che hanno riguardato la politica interna - con gli scambi di accuse tra Macron e Matteo Salvini su migranti e populismo - ma anche dossier come quello libico. Su cui si registra un clima diverso, dopo alcune fughe in avanti dei francesi, la cui politica - riconoscimento del governo di accordo nazionale di Fayez Serraj e sostegno al generale Khalifa Haftar - resta comunque ambigua. "Gli sviluppi degli ultimi mesi consigliano di lavorare sulle convergenze piuttosto che concentrarsi su qualche divergenza che c'è sempre stata", sottolineano le fonti. Italia e Francia hanno il comune interesse di salvaguardare i fragili risultati della conferenza di Berlino del 19 gennaio scorso, a cominciare dal rispetto del cessate il fuoco, estremamente debole, come lo è il rispetto dell'embargo sulle armi, e di attuare la risoluzione dell'Onu sulla Libia, verificando poi le condizioni per una missione Ue. Collegato in qualche modo al dossier libico quello del Sahel: non è escluso che dalla Francia arrivi all'Italia una qualche richiesta di maggiore impegno nella regione, nell'ambito della lotta al terrorismo, richiesta che sarà analizzata ma nel contesto di un approccio che l'Italia vuole tenga conto anche dell'origine dei flussi migratori e della stabilizzazione e della sicurezza del Mediterraneo.

Il vertice tra Conte e Macron a Palazzo Reale è previsto che inizi alle 16.30, ora in cui cominceranno contemporaneamente le riunioni tra i ministri delle due delegazioni (Esteri, Difesa, Economia, Interno, Cultura, Affari europei, Scuola e Università, tra gli altri). Quindi, alle 17.30 si terrà la plenaria, con Conte, Macron e tutti i ministri, al termine della quale si terrà la firma della Dichiarazione congiunta finale, di un accordo fra Fincantieri e Naval Group e la costituzione di un fondo di Cdp e dell'omologa francese per investimenti congiunti nei due Paesi. Al suo arrivo a Napoli, il presidente francese avrà tempo per un breve giro turistico nel cuore della città: prima alla Cappella Sansevero, per vedere il Cristo Velato, e poi, insieme al sindaco Luigi De Magistris, andrà al Teatro San Ferdinando, il 'tempio' di Eduardo De Filippo, figura cui Macron è particolarmente legato. In un'intervista a Fabio Fazio un anno fa, il presidente raccontò: "Stavo recitando 'L'arte della commedia' quando ho incontrato Brigitte. Per questo Eduardo ha un posto speciale nel mio cuore". La giornata napoletana del presidente francese, concluso il vertice, terminerà con la cena offerta in suo onore dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella - con cui nei mesi più difficili del rapporto italo-francese ha sempre mantenuto uno stretto rapporto - a Palazzo Reale.