NAPOLI. Un abbraccio infinito di un quartiere affranto, che non si rassegna a perdere un suo figlio morto in maniera assurda. L’ultimo saluto di Miano a Raffaele Perinielli è un commiato collettivo. Chi ha visto crescere Lello, chi ne era amico, semplice conoscente o ammiratore delle sue imprese in campo affolla la chiesa di Santa Maria Alfonso de’ Liguori e San Gerardo di via Vincenzo Janfolla, proibita al traffico per l’occasione, già dalle prime ore del mattino. Nessuno vuole mancare, spinto dal dolore e dall’affetto per il giovane calciatore, che lavorava in un’impresa di pulizia prestando servizio all’Università Federico II di Napoli, verso la madre Adelaide Porzio e la sorella Francesca. In tanti indossano le magliette celebrative con la scritta “Lello Vive’’ e “#giustizia’’ per il 21enne accoltellato al cuore da Alfredo Galasso, ora in carcere con l’accusa di omicidio volontario con le aggravanti della premeditazione e motivi futili e abietti.